Le diete generiche, dimagranti e curative.
La dietetica, studia gli alimenti e le sostanze in esse contenute, le azioni e le interazioni dei vari nutrienti, la tecnica e la preparazioni dei vari regimi alimentari in rapporto allo stato di salute dell'individuo.
Si definisce alimento qualsiasi sostanza che può essere digerita, e quindi scisso in elementi più semplici ad opera degli enzimi digestivi.
Ad eccezione dell'acqua tutti gli alimenti hanno un potere calorico in relazione alla loro costituzione chimica. La costituzione prevalente degli alimenti è data dai lipidi e dai glucidi. La caloria è l'unità di misura del potere calorico degli alimenti; una caloria è la quantità di calore necessaria per aumentare di un grado la temperatura di 1 Kg di acqua.
Quasi tutte le malattie possono richiedere un trattamento dietetico, con il quale si tenta di ovviare alle conseguenze negative provocate direttamente o indirettamente dal processo morboso. Le diete in un ambito di un programma generale di nutrizione, possono essere distinte in:
- Dieta di mantenimento: indicata in tutte quelle malattie nelle quali lo stato di nutrizione del paziente sembra bilanciato o che si ritiene che in seguito al processo morboso non occorra variare in modo sensibile la normale alimentazione.
- Dieta di recupero: indicata in tutte le malattie che richiedono un notevole aumento dei bisogni nutritivi o quando affiorano livelli nutrizionali particolarmente carenti.
- Dieta di transizione: indicata nei pazienti dopo un periodo di digiuno causato da particolari patologie.
- Dieta semiliquida: indicata in tutti i pazienti impossibilitati a deglutire.
- Diete dimagranti: indicate nei casi di obesità semplice o dove vi sia la presenza anche di alterazioni metaboliche.
dott. Cesare Augusto De Silvestri.
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maggio 2005