Gli animali domestici giovano al cuore e allungano la vita
Un recente studio pubblicato su American Journal of Cardiology ha dimostrato che i pazienti affetti da coronaropatia che hanno un animale da compagnia vivono in media un anno di più rispetto a quelli che non ne hanno.
Lo stile di vita è un rischio ben noto per le arterie coronarie e riguarda soprattutto il suo effetto sul sistema nervoso autonomo.
Lo scopo dell'articolo era capire se l'avere degli animali da compagnia modificasse l'attività del sistema nervoso autonomo e migliorasse la sopravvivenza di questi malati, anche a prescindere da altri problemi come l'ipertensione, il diabete e l'iperlipidemia.
191 pazienti, di età tra i 69 e gli 80 anni, sono stati intervistati per sapere se avevano animali da compagnia. Questi soggetti sono stati studiati per la frequenza cardiaca e per altri parametri, sia di giorno che di notte.
Dai dati rilevati è risultato che la frequenza cardiaca si modifica più di frequente nei soggetti con animali da compagnia, piuttosto che negli altri,e il loro cuore si adatta facilmente a queste variazioni.
In realtà non è veramente chiaro perché questi soggetti sopravvivano di più, potremmo ipotizzare una riduzione dello stress o potremmo dire che quell'emozione di tenerezza che viene guardando il proprio animale domestico (cicci, fufi, nerone, meo, 60% cani, 33% gatti, poi uccellini e tartarughe) attivi delle sostanze del sistema nervoso che fanno bene al cuore?
Potremmo dunque provare a dire, non solo "mi fai venire il mal di cuore" ma anche "mi fai venire il ben di cuore?".
E' un messaggio incoraggiante, speriamo di saperne di più quanto prima.
15 febbraio 2012