Farmaco antitosse contraffatto, tre manager arrestati
I carabinieri del NAS di Latina, su ordine del GIP del Tribunale di Frosinone hanno arrestato e messo agli arresti domiciliari tre dirigenti della casa farmaceutica "Geymonat" per aver prodotto e commercializzato il farmaco "Ozopulmin", da loro stessi contraffatto.
I tre dirigenti sono accusati di aver inserito nel farmaco, al posto del principio attivo, una differente sostanza, normalmente usata per cosmetici ed integratori alimentari, totalmente inefficace dal punto di vista farmacologico per curare le affezioni respiratorie, ma in grado di sembrare la stessa ad un esame analitico.
L'ozopulmin, sciroppo e supposte spesso utilizzate per i bambini, era prodotto dalla Geymonat con un accordo con una dita di Lodi che forniva il principio attivo.
Quando l'accordo si è rotto ed i dirigenti si sono resi conto che non potendo più produrre il farmaco avrebbero perso una fetta di mercato importante, hanno deciso di mettere in piedi la truffa, pur sapendo ed essendo perfettamente consci che il farmaco contraffatto, usato per le affezioni respiratorie, avrebbe potuto anche aggravare le condizioni dei pazienti che lo usavano.
Hanno quindi dapprima individuato ed acquistato in Francia il "principio sostitutivo", poi come da obbligo di legge, hanno eseguito, sul prodotto pronto ad essere immesso sul mercato, le analisi obbligatorie le quali, effettuate con una metodologia diversa da quella riconosciuta dalla legge, davano una risposta falsamente corretta.
L'ultima tappa del percorso truffaldino consisteva nel modificare i dati informatici sulle materie prime usate per la produzione facendo invece risultare artificialmente l'uso del vero principio attivo ed infine modificando i rendiconti di produzione.
Da quando questa truffa è stata messa in atto sembra che 35.000 confezioni contraffate siano state messe sul mercato e nonostante il lavoro dei NAS per ritirale dalle farmacie, i carabinieri stessi invitano i genitori a fare attenzione e a non comperare quel prodotto.
Le indagini che hanno portato all'arresto dei tre dirigenti sono state condotte dai Carabinieri del Nas in collaborazione con l'Aifa, l'Agenzia del farmaco, e l'Istituto Superiore di Sanità.
19 giugno 2013