Pena di morte: oggi concerto pro moratoria a Bologna
(Bologna) Manifestazione, questa sera, a Bologna, a sostegno della campagna per l'approvazione all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso della risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni.
Una battaglia lunga 13 anni e oggi, forse, è sul punto di ottenere, con la moratoria ONU delle esecuzioni, una storica conquista di umanità e civiltà per il mondo intero come chiedono il Parlamento italiano all'unanimità ' e il Parlamento europeo a stragrande maggioranza.
Entro il 18 giugno vanno raccolte le firme per depositare la Risoluzione all'assemblea generale dell'Onu che scade a luglio. Serve la maggioranza dei 192 paesi, e sono giorni di mobilitazione a 360°. Da quattro giorni i radicali, Rita Bernardini e Maria Antonietta Coscioni, l'europarlamentare Marco Cappato, i parlamentari Maurizio Turco, Sergio D'Elia (che digiuna da oltre con gravi conseguenze per la sua salute), Marco Beltrandi e Bruno Mellano - hanno "occupato" il pian terreno della Rai di Viale Mazzini chiedendo "maggiore informazione sulla moratoria per la pena di morte".
Ormai è questione di giorni, una settimana al massimo: se non saranno raccolte le firme anche questa sessione dell'assemblea delle Nazioni Unite passerà invano nonostante le attese e le aspettative. Su questo obiettivo anche il mondo dell'arte e della musica si mobilitano organizzando per oggi (6 giugno ndr.) una serata di musica e riflessioni che inizierà alle ore 21.00 al Roxy Bar del Centergross - Funo di Argelato, condotto da Red Ronnie e con la partecipazione di vari cantanti e di uomini politici, tra cui la ministra Emma Bonino.
Mentre fervono i preparativi per la manifestazione, sabato pomeriggio a Roma, in occasione della visita di Bush, e in appoggio agli Stati Uniti d'America" (tra i più accesi difensori della pena di morte), si susseguono anche le adesioni alla moratoria, come quella " convinta" del presidente del consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, che in una nota ricorda: "l'assemblea toscana, non da ora ma ormai da molto tempo, si batte con iniziative, documenti, manifestazioni, anche a livello nazionale e internazionale, per l'abolizione della pena di morte, fino a farne uno dei valori cardine della stessa identità della regione" e richiama la data del 30 novembre 1786, quando il Granducato di Toscana, primo stato al mondo, abolì la pena di morte e la tortura, a data simbolo per la "Festa della Toscana", che viene celebrata, appunto, ogni anno il 30 novembre.
Anche il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra ha aderito all'appello lanciato da Marco Pannella, un appello, dichiara Gasbarra, che ?deve essere sottoscritto da tutti, perché sulla vita umana non possono esserci divisioni'. Paolo Fontanelli, Sindaco di Pisa e Presidente Anci Toscana, ha chiesto a tutti i comuni della regione di partecipare in maniera forte e determinata a quest?importante iniziativa, così da dare un segnale concreto di impegno degli enti locali toscani.
Fontanelli ha mandato un telegramma anche al Presidente del Consiglio Romano Prodi e al Ministro degli Esteri Massimo D'Alema per sollecitare da parte del governo la presentazione della Risoluzione per ottenere il voto sulla moratoria universale delle esecuzioni capitali entro la scadenza prevista e chiedere il rispetto degli impegni presi. "La moratoria per la pena di morte la vuole la stragrande maggioranza dei paesi dell'Onu e per questo non gli si permette di votare da 13 anni?, ha commentato ieri dalla sede dei radicali, Marco Pannella che aggiunge: ?l?Italia ha l'onore di presentare all'Onu adesso la sua risoluzione per la moratoria per la pena di morte come il Parlamento gli ha chiesto altrimenti dovremo dare anche al nostro paese la patente di 'buoni a niente'.
Pagina pubblicata il 06 giugno 2007