Andi, troppe tenere sanzioni per gli abusivi
Giustizia italiana 'tenera' con i falsi dentisti. Chi viene 'pizzicato' dalle Forze dell'ordine rischia poco. Quasi niente.
Gli viene applicato l'art. 348 del Codice penale, quello relativo all'esercizio abusivo della professione. Chi lo viola è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da 100 a 500 euro.
Lo spiega all'ADNKRONOS SALUTE Gianfranco Prada, segretario sindacale dell'Andi (Associazione nazionale dentisti italiani), sottolineando che "in giudizio viene sempre comminata una sanzione pecuniaria. Troppo poco".
Gli 'imbroglioni' possono così riprendere la loro attività abusiva. "E' così", assicura Prada. "Anche perché non è neanche prevista la confisca delle attrezzature, ma solo il sequestro. Peraltro non obbligatorio". Basta quindi presentare un'istanza di dissequestro per rientrare in possesso delle costose apparecchiature.
Proprio la confisca è l'elemento deterrente che l'Andi chiede di inserire nelle proposte di legge per l'inasprimento della pena per i dentisti abusivi. "Nella scorsa legislatura - sottolinea Prada - l'ex ministro della Salute, Livia Turco, aveva messo a punto un progetto di legge di iniziativa governativa per inasprire le sanzioni contro i falsi odontoiatri. Il provvedimento, che prevedeva anche la confisca delle attrezzature, aveva ottenuto il via libera dal Consiglio dei ministri, ma non ha fatto in tempo a ricevere l'ok del Parlamento. Il Governo Prodi è caduto e non c'è stato il tempo".
Pagina pubblicata il 08 ottobre 2009