Autismo: con il brain imaging si può diagnosticare anche a 6 mesi
Grazie al brain imaging sembra che sia possibile diagnosticare precocemente l'autismo in un bambino di sei mesi. La notizia è stata pubblicata sul Journal of Psychiatry che riporta alcune conclusioni di una ricerca portata a termine dalla University of North Carolina Chapel Hill.
Gli studiosi hanno utilizzato una tecnica di brain imaging. Si tratta di risonanza magnetica funzionale che, traducendo le variazioni metaboliche dovute all'attività cerebrale, consente l'elaborazione di immagini del cervello distinguendone le porzioni con diverse colorazioni.
Con questo strumento, quindi, gli scienziati hanno rilevato evidenti differenze nello sviluppo del cervello di bambini ad alto rischio di autismo. E questa rilevazione, si afferma nella ricerca, può essere eseguita anche su bambini di appena 6 mesi.
Per Jason J. Wolff, che ha coordinato lo studio, "Si tratta di una scoperta molto importante". Infatti, secondo le scienziato, l'individuazione di un biomarker metabolico consente di diagnosticare precocemente l'autismo e l'ampio spettro di disturbi ad esso correlati.
La convinzione di base che ha guidato il lavoro degli studiosi è quella che l'autismo non si riveli improvvisamente, ma si sviluppi nei bambini molto lentamente nel corso della loro infanzia.
Ecco quindi che la tecnica del brain imaging può aiutare a comprendere la progressione della malattia, passaggio fondamentale per mettere a punto le strategie utili a bloccarne i meccanismi di sviluppo.
Nel corso della ricerca sono stati monitorati 92 bambini che - per fattori di rischio familiari, come ad esempio un fratello colpito dalla malattia - presentavano alte probabilità di ammalarsi.
Concentrando la ricerca su 15 tratti di fibre cerebrali distinte, sono state così individuate evidenti differenze tra chi si è poi ammalato e chi, invece, non ha sviluppato la malattia. Wolff ha spiegato che "Si tratta di una prova essenziale dal punto di vista diagnostico".
Ancora non si è giunti a conclusioni certe sulle cause della malattia, ma la comunità scientifica internazionale è piuttosto unita nel considerare l'autismo come un disturbo che interessa la funzione cerebrale.
Normalmente la persona colpita manifesta importanti problemi di comunicazione e di integrazione sociale e - considerata la diversità dei sintomi, sia per tipologia che per intensità - gli esperti hanno recentemente adottato la definizione di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA).
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17 febbraio 2012