Insetticidi pericolosi per l'uomo, l'Ue lancia l'allarme e chiede dati affidabili
Su due insetticidi di nuova generazione derivati dalla nicotina, già oggetto di sospetti per aver causato la moria di api ed uccelli, l'Autorità Europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha lanciato l'allarme.
Sono prodotti dalla tedesca Bayer e dalla Svizzera Syngenta, è il dubbio è che l'aminoprid e l'imidacloprid possano essere pericolosi anche nell'uomo con un'azione neurotossica che può danneggiare il sistema nervoso umano nella fase dello sviluppo del cervello.
Questi insetticidi di derivazione dalla nicotina sono relativamente nuovi ed hanno una forte capacità neurotossica per gli insetti.
Applicati in forma spray sono attualmente utilizzati in agricoltura su mais, alberi da frutto, patate e molte altre colture.
Sembra però che la loro azione non si fermi solamente a colpire gli insetti bloccandone il sistema nervoso centrale, ma potrebbero avere effetti dannosi anche sullo sviluppo dei neuroni e delle strutture cerebrali associate a funzioni quali l'apprendimento e la memoria.
Per questa ragione l'EFTA, considerando che alcuni studi scientifici, ed in base anche ai dati attualmente disponibili che mostrano questa possibilità di provocare danni nel sistema nervoso umano nella fase dello sviluppo, ha chiesto di "condurre ulteriori ricerche per fornire dati più affidabili".
Gli insetticidi neonicotinoidi, dal primo di dicembre di quest'anno sono stati messi al bando per due anni con la motivazione della loro pericolosità sulle api, ma Greenpeace insieme ad altre organizzazioni come Bee Life e altre quattro associazioni ambientaliste e di consumatori , Pesticides Action Network Europe, ClientEarth, Buglife e Sum of Us, ritengono che la messa al bando cosi come motivata dalla "Commisione Europea " sia insufficiente perché non prende in considerazione altri pesticidi pericolosi, non solo per le api mellifere nella loro funzione di impollinatori, ma anche per i bombi, che sono tra gli insetti impollinatori più importanti ed utili per l'uomo.
Greenpeace e le altre associazioni si sono rivolte alla Corte di Giustizia Europea per difendere il bando dal ricorso presentato dalla Bayer e da Syngenta, le case produttrici di questi pesticidi.
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17 dicembre 2013