Dislessia: sì a legge, disturbo entra a scuola
La dislessia e gli altri Disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa) "entrano" finalmente a scuola dopo una battaglia durata 10 anni. Con una legge approvata dal Parlamento, infatti, questi disturbi verranno riconosciuti "ufficialmente" nelle aule, e coloro che ne soffrono avranno tutta una serie di garanzie sul loro percorso formativo.
«Questa legge mette fine all'improvvisazione su questo tema - ha affermato Franco Asciutti, relatore del provvedimento, durante la conferenza stampa di presentazione - ora gli insegnanti che riscontrano dei problemi negli alunni avranno l'obbligo di far fare una diagnosi alla Asl competente, e dovranno garantire ai ragazzi gli strumenti, a partire da quelli informatici, per superare i problemi».
In Italia si stima che siano affetti da Dsa 350mila studenti tra i 6 e i 19 anni, il 3-5% della popolazione scolastica. La legge, che è stata approvata in via definitiva e aspetta ora le linee guida del ministero dell'Istruzione, prevede il diritto alla diagnosi precoce, piani didattici personalizzati, che possono prevedere ad esempio più tempo per elaborare un tema o la possibilità di scriverlo al computer e non a mano, ma anche orari di lavoro più flessibili per i genitori.
Il provvedimento è stato finanziato con un milione di euro per quest'anno e per il prossimo da destinare alla formazione degli insegnanti.
Pubblicato 15/10/2010