Obesità connessa ad infarti precoci
Sussiste una forte correlazione lineare inversa fra BMI ed età all'atto di un primo infarto non-STEMI, ed in questo senso le donne sono particolarmente a rischio.
L'obesità ha superato il fumo quale causa primaria degli attacchi cardiaci prematuri: dato che una buona percentuale della popolazione presenta un eccesso di grasso corporeo, è lecito attendersi un exploit nel tasso degli attacchi quando questa fascia di popolazione giungerà ai 40-50 anni.
Questi dati preoccupanti dovrebbero suonare un campanello di allarme per tutti i soggetti che sono aumentati di peso dall'età di 18 anni, onde rivalutino il proprio stile di vita e prendano provvedimenti immediati per riportare il proprio peso nel range di normalità.
(J Am Coll Cardiol 2008; 52: 979-85)
Pagina pubblicata il 13 ottobre 2008