Aids: testati su scimmie anticorpi contro l'Hiv, neutralizzano il virus
Aids, interessante notizia quella di diversi cocktail composti da robusti anticorpi anti-Hiv che hanno ottenuto nelle scimmie l'effetto di neutralizzare il virus.
La novità è stata pubblicata sulla rivista specialistica Nature e si tratta dei dati ottenuti con due studi portati a termine da Dan Barouch del Beth Israel Deaconess Medical Center.
L'interesse per lo studio nasce dal fatto che gli anticorpi monoclonali non solo sono riusciti ad abbassare notevolmente la concentrazione del virus Hiv nel sangue, quindi la sua carica virale, ma hanno raggiunto il risultato in pochi giorni.
Secondo l'articolo, dopo una sola infusione, nello spazio di 3-7 giorni il carico virale è notevolmente diminuito a livelli non tracciabili, inoltre il virus associato alle cellule si è ridotto nei linfonodi, nel sangue e nello stomaco.
Per di più i ricercatori hanno riscontrato che l'effetto ha una durata di diverse settimane. Infatti, dopo l'infusione di anticorpi il sistema immunitario delle scimmie ha incrementato la sua attività producendo risultati protratti nel tempo.
Secondo gli scienziati, l'efficacia dimostrata è migliore delle attuali terapie a base di antiretrovirali.
I potenti anticorpi utilizzati nel corso dei test sulle scimmie erano stati individuati e isolati, in ricerche precedenti, da alcuni pazienti che producono questo tipo di anticorpi in grado di neutralizzare il virus.
I farmaci antiretrovirali, rappresentano finora una vera svolta epocale nel trattamento dell'infezione da Hiv. Di fatto, è una profilassi post-esposizione al virus che ha l'obiettivo di ridurre e contenere la replicazione del virus, tenere quindi bassa la sua carica virale.
Quello che finora si è appreso in questa lunga lotta contro l'Aids è che nessun farmaco, usato da solo, riesce a contenere la replicazione virale. Quindi, anche nel caso delle terapie con gli attuali antiretrovirali vengono utilizzati dei cocktail o terapie combinate con più farmaci.
I potenti anticorpi utilizzati sulle scimmie da Dan Barouch hanno dimostrato di avere un'azione ad ampio spettro, attaccando il virus proprio nei suoi punti deboli.
I ricercatori hanno potuto inoltre rilevare come gli anticorpi, rispetto ai tradizionali antiretrovirali, non solo riescano ad eliminare il virus che circola nel sangue, abbassando così la carica virale, ma uccidono anche le cellule ormai infettate.
Barouch ha spiegato che "i nostri dati dimostrano per la prima volta che c'è stata una profonda efficacia terapeutica di potenti Hiv-specifici anticorpi monoclonali nelle scimmie rhesus cronicamente infettate da un altamente patogeno virus di immunodeficienza comune a scimmie e uomini".
Insomma, buone notizie.
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30 ottgobre 2013