Disabili: AudioTact, ossia il web ad occhi chiusi
Tra le attività di ricerca in corso di svolgimento presso il Centro Informatico dell'Istituto dei ciechi di Milano, riveste notevole importanza, soprattutto in relazione alle finalità, lo studio che si sta realizzando nell'ambito di una convenzione con il Politecnico di Milano.
Obiettivo del progetto è quello di dar vita ad un dispositivo che consenta la navigazione delle immagini ad utenti non vedenti sfruttando le applicazioni informatiche esistenti, e nel caso non fossero rispettate le indicazioni di accessibilità, adeguando le stesse sia in office e didattiche.
Attualmente è stato realizzato dal Politecnico un prototipo funzionante con alcune applicazioni test appositamente sviluppate. Il dispositivo presentato alla stampa nell'ultimo trimestre del 2006 è visionabile in un esemplare presso il Centro Informatico.
L'invenzione consiste in un apparato che, durante l'esplorazione di un'immagine mediante touch screen, utilizza i due canali dell'audio in stereo per offrire una combinazione di stimoli audio e tattili. L'immagine viene predisposta in modo da poter generare suoni che, attraverso il canale di sinistra, generino un normale impulso audio, mentre attraverso quello di destra generino un impulso tattile fruibile attraverso un trasduttore di contatto da indossare sul dito.
Seguendo una tecnica di esplorazione prestabilita, l'utilizzatore di AudioTact, può in maniera completamente autonoma ricavare una serie di informazioni dai tratti dell'immagine. Anche se al momento il dispositivo è da considerarsi ancora in fase di sperimentazione, e in quanto tale non è possibile né valutarne i risultati in termini di raggiungimento degli obiettivi né precederne un'eventuale diffusione dal punto di vista commerciale, sicuramente l'ottimizzazione dell'hardware e le implementazioni in programma potrebbero potenzialmente portare ad abbattere un'ulteriore barriera con la quale l'utente disabile visivo è costretto a convivere quotidianamente.
Del resto, uno dei punti fermi che come Istituto ci siamo prefissati e per il raggiungimento dei quali stiamo lavorando da tempo è, innanzitutto, l'abbattimento delle barriere di ogni genere, architettoniche e digitali, con cui i disabili visivi devono confrontarsi quotidianamente.
Per far ciò è indispensabile la diffusione e la condivisione del know how acquisito in questi anni di ricerca e sperimentazione. A tal proposito stiamo promuovendo come Istituto dei Ciechi di Milano una serie di seminari e di percorsi formativi finalizzati all'addestramento di manager, sviluppatori di siti internet, addetti alla comunicazione web in modo tale che le tematiche legate all'accessibilità e all'usabilità diventino progressivamente elementi «naturali» da considerare in fase di progettazione di qualsiasi dispositivo o applicativo software. In questo modo l'auspicio è che in un futuro, ci auguriamo quanto mai prossimo, chiunque possa fruire senza limitazioni delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie.
Franco Lisi Tratto da Luce su Luce, Istituto dei Ciechi di Milano, 2006; 4: 8.
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Agosto 2011