E' possibile radiografare in 3D con bassa emissione di radiazioni
Radiografie in 3D a bassa emissione di radiazioni. Sembra davvero che la radiologia sia pienamente entrata in un'altra dimensione. La macchina che le fa è stata recentemente adottata dall'Humanitas di Rozzano.Si tratta del primo esemplare in Italia, si chiama Eos ed è costruita da una società francese che utilizza la tecnologia delle navicelle spaziali.
La macchina consente di radiografare il corpo umano producendo immagini tridimensionali dell'intero scheletro in posizione eretta con una emissione ridotta del 90%, se confrontata a quella di una Tac, e di otto volte rispetto alla tradizionale radiografia.
Lo strumento offre importanti vantaggi soprattutto nelle indagini che comunemente vengono eseguite per studiare le malattie a carico della colonna vertebrale e dell'apparato muscolo-scheletrico.
Facilita il compito degli ortopedici e dei neurochirurghi perche evidenzia anche i piccoli difetti come quelli della postura, dell'anca, del ginocchio e delle articolazioni in genere.
Tutto ciò si traduce nella possibilità di intervenire con maggiore sicurezza e in modo mini-invasivo.
C'è poi il vantaggio che riguarda soprattutto i piccoli pazienti che presentano patologie alla colonna vertebrale che richiedono numerose e ravvicinate indagini radiografiche.
Luca Balzarini, responsabile dell'unità operativa di radiologia diagnostica di Humanitas, spiega che ad esempio per i bambini portatori di scogliosi è necessario un costante monitoraggio, per cui poterlo eseguire somministrando una dose ridotta di radiazioni è importante.
Anche per il neurochirugo la macchina è un passo avanti importante. Maurizio Fornari, responsabile dell'Unità Operativa di Neurochirurgia, spiega che "Grazie allo speciale software di cui è dotato, Eos consente di studiare le malattie degenerative della colonna e di risalire alle origini del problema".
17 febbraio 2012