Adolescenti pigri: tra scuola, tv e web 10 ore fermi e seduti
Adolescenti sempre più immobili, più fermi, più pigri. Tra Internet, tv e scuola stanno seduti 10 ore al giorno.
Questa è la sintesi preoccupante dell'indagine svolta dalla Società italiana di pediatria (Sip), "Abitudini e stili di vita degli adolescenti" 2011-2012.
Secondo i dati quella che sta crescendo in Italia è una generazione "statica". Troppo fermi, e troppo web. Gli adolescenti sono sempre più a rischio di obesità e di comportamenti non rassicuranti come il cyberbullismo.
Passano dal divano, dal quale guardano in televisione il programma preferito, al tavolo del computer. Mangiano cibi spazzatura, chattano, postano su Facebook e mandano messaggi.
La televisione, che sembrava aver perso nei confronti dei ragazzi il suo potere seduttivo, torna a coprire un ruolo importante nelle abitudini degli adolescenti. Infatti, dopo tre anni di calo, i giovani hanno ricominciato a passare più tempo davanti alla tv, il 17,3% la guarda per più di tre ore al giorno.
Partite di calcio e fiction non bastano, poi si passa al pc e al web.
Da qui la preoccupazione dei pediatri per il rischio di obesità e della "sindrome metabolica come fattore predisponente delle principali malattie cardiovascolari, degenerative e tumorali dell'adulto e dell'anziano", dice Alberto Ugazio, presidente della Sip.
Il medico spiega inoltre che il troppo tempo passato seduti non può essere compensato da un paio d'ore di sport a settimana anche perché, tra gli stili di vita sbagliati, il 43,1% dei ragazzi si reca a scuola in auto.
Ma la preoccupazione per la salute dei ragazzi non si ferma qui. Quella dell'adolescenza è un'età in cui "il movimento è importante sia per il benessere fisico che psichico", spiega Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dello sviluppo alla Sapienza di Roma.
Il movimento consente la produzione di endorfine e di dopamina, le sostanze che il nostro organismo produce e che ci fanno sentire bene, mentre "L'eccesso di sedentarietà - spiega Oliverio Ferraris - influisce negativamente sull'umore, perché l'assenza di movimento riduce l'ossigenazione del cervello", limitando proprio la produzione di endorfine e dopamina.
Poi c'è la preoccupazione per Facebook e gli smartphone. 8 tredicenni su 10 ha la sua pagina sul noto social network, in un anno sono cresciuti del 10%. Poi c'è lo smartphone, che consente di navigare on-line, posseduto dal 65% dei ragazzi. A preoccupare non c'è soltanto la salute, le molte ore passate connessi ad Internet fanno sì che anche i comportamenti si trasferiscano on-line.
Ecco quindi che il bullismo classico cala per lasciare spazio al "cyberbullismo". Lo scorso anno gli adolescenti che avevano dichiarato di aver assistito ad atti di bullismo sono stati il 61,5%, i dati attuali arrivano a circa il 55% del campione.
Adolescenti pigri: tra scuola, tv e web 10 ore fermi e seduti
10 maggio 2012