Cicatrici, addio per sempre. O quasi
Le cicatrici si possono cancellare. O quasi. Succede grazie al lipofilling, l'autotrapianto di grasso.
Con questa metodica, il grasso viene prelevato dalle parti del corpo in cui è naturalmente presente (addome, cosce, glutei), opportunamente depurato e quindi iniettato nella cicatrice.
In seguito a questo trattamento, quel "brutto segno" lasciato da un trauma o da un intervento chirurgico migliora sensibilmente, da tutti i punti di vista.
«Molti studi hanno dimostrato che il nostro grasso è ricco di cellule staminali adulte, in grado di attivare nei tessuti in cui vengono trasferite un importante processo di rigenerazione - spiega il professor Roberto d'Alessio, membro della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, SICPRE, e responsabile del Centro Grandi Ustionati dell'Ospedale Cardarelli di Napoli. E proprio il processo di rigenerazione spiega il miglioramento delle cicatrici. «I tessuti diventano più elastici, il colore più uniforme, eventuali tensioni si allentano».
Un "miracolo" che è particolarmente evidente quando si sceglie il Lipogems. Spiega ancora d'Alessio: «Il Lipogems è una metodica di processazione del grasso che permette di ottenere un emulsionato particolarmente ricco di cellule staminali e per questo particolarmente "potente"».
Dopo aver prelevato il grasso dalla sede donatrice, lo si trasferisce in un sistema chiuso costituito da un cilindro metallico pieno di soluzione fisiologica, all'interno del quale si muovono sfere d'acciaio medicale.
Un blando "shakeraggio" permette di eliminare i residui oleosi e di sangue. L'autotrapianto con il materiale così ottenuto dà risultati molto promettenti, anche su pazienti sicuramente non "facili" come sono i grandi ustionati».
Il trattamento di lipofilling si svolge in day hospital e in anestesia locale. Anche se avviene in sala operatoria, non si può considerare un intervento chirurgico vero e proprio. «Nella sede donatrice si praticano incisioni di pochi mm, quanto basta per inserire la cannula aspirante – spiega ancora d'Alessio -. E la convalescenza è praticamente inesistente. L'unico disagio che il paziente si trova ad affrontare sono infatti lividi e gonfiore, che scompaiono progressivamente in 10-15 giorni».
Al centro delle ricerche per le sue capacità rigenerative, il grasso è anche un protagonista di primo piano dell'estetica. Lo si usa infatti, e sempre di più, per colmare i solchi tra naso e bocca e per aumentare il volume di zigomi e mento.
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7 dicembre 2013