Lipofilling al seno, rischi per la salute?
Molte donne non riescono a fare a meno di vedere aumentare il proprio seno e così ricorrere alla chirurgia diviene l’unico rimedio possibile.
E così, dopo le protesi Pip, ci si interroga anche sugli eventuali rischi del lipofilling.
Questa tecnica permette di ingrandire il seno attraverso il ‘riciclo’ del proprio grasso corporeo ma, senza alcuna certezza che ciò non comporti dei danni alla salute.
Negli Stati Uniti, ad esempio, tale tecnica non è stata affatto incoraggiata dalla Società americana di chirurgia plastica proprio per i rischi che essa può provocare.
Egidio Riggio, chirurgo plastico presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano ha spiegato che “molte donne sane potrebbero avere alcune cellule tumorali dormienti, ancora non invasive, che magari rimangono tali per anni o per sempre, oppure no”. Non vi è dunque alcuna garanzia.
“I rischi potenziali – afferma il prof. Riggio - sono di due tipi, quelli benigni, noti da tempo ai chirurghi e proporzionali alla quantità di grasso inserito e alla zona del seno da riempire che se sbagliata può produrre cisti, granulomi, macrocalcificazioni e deformazione”.
Oltre a questi esistono anche dei rischi ancora non noti, “che concernono però quei lipofillings dove si concentrano volutamente fattori di crescita e cellule staminali potenziate”.
Le protesi al silicone restano comunque migliori per l’aumento effettivo del seno ma, tiene a precisare il chirugo, “se sono di ottima qualità, robuste, con gel molto coesivo, meglio se di forma anatomica”.
Pubblicato 6/3/2012
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