Sanità, troppo spesso test inutili, ripetuti e costosi per SSN
Troppo spesso si praticano ai pazienti test clinici inutili, che costano al SSN cifre impressionanti contribuendo al deficit di bilancio. E' la denuncia della Federazione delle associazioni dei dirigenti internisti ospedalieri (FADOI), riuniti a congresso a Roma.
Nel 2005 in Italia sono stati effettuati 215 milioni di accertamenti diagnostici (ISTAT), esclusi quelli in ospedale e in day hospital. Una persona su quattro si è dunque sottoposta a un esame.
In particolare, sono stati effettuati 150 milioni di esami di laboratorio e 65 milioni di indagini strumentali. Sempre nel 2005 sono state 200milioni le visite specialistiche, il 25% delle quali odontoiatriche e il 50% a pagamento.
"Tutto questo - ha detto il presidente della FADOI, Giovanni Mathieu, in una tavola rotonda al congresso - sarebbe accettabile se un così alto volume di analisi di laboratorio e strumentali fosse giustificato da una reale necessità di diagnosi e terapia. Invece, molti di questi accertamenti sono impropri, prescritti non per risolvere un dubbio diagnostico ma per dare tranquillità .
E' come se il paziente, ormai, avesse bisogno solo di prove scritte e refertate sulle proprie condizioni fisiche e psichiche. C'è poi un aspetto - ha aggiunto - e cioè che molti di questi accertamenti sono duplicazioni, vale a dire esami ripetuti perché ritenuti non affidabili, addirittura non ben eseguiti in strutture non all'altezza".
La Fadoi propone una "politica di controllo molto rigida sulle prescrizioni, il cui eccessivo costo penalizza altre esigenze mediche di cui il paziente ha il sacrosanto diritto. A cominciare - ha concluso Mathieu - dalla certezza di un posto letto negli ospedali".
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Pagina pubblicata il 21 maggio 2007