Celiachia: sintomi, test, diagnosi e cura
Cos'è la celiachia
La celiachia (o malattia celiaca) è una reazione immunitaria al glutine, una proteina presente nel grano, nell'orzo e nella segale. Si tratta di una malattia autoimmune dell'intestino tenue che si può verificare a tutte le età, in persone geneticamente predisposte.
La presenza di glutine nell'alimentazione scatena una risposta immunitaria nell'intestino. Progressivamente, questa reazione provoca un'infiammazione che danneggia il rivestimento dell'intestino tenue (atrofia dei villi) e impedisce l'assorbimento di alcuni nutrienti (malassorbimento).
Il danno intestinale può causare diarrea, dimagrimento e gonfiore. Dopo aver mangiato, l'irritazione intestinale può causare dolore allo stomaco. Nei bambini, il malassorbimento può condizionare la crescita e lo sviluppo.
Al momento, una cura per la malattia celiaca non c'è. Un'alimentazione rigorosa che non includa il glutine è alla base dei trattamenti per la gestione dei sintomi e per favorire la riduzione del danno intestinale.
Sintomi della celiachia
La sintomatologia può variare a seconda del soggetto. Circa un terzo delle persone affette dalla malattia celiaca soffre di diarrea, la metà accusa una perdita di peso. E questi sono i sintomi classici. Inoltre, il 10% è obeso ed il 20% soffre di stitichezza.
Oltre ai disturbi digestivi, i sintomi della celiachia possono comprendere (molti dovuti proprio al malassorbimento dei nutrienti):
- Perdita di densità ossea (osteoporosi) o rammollimento delle ossa (osteomalacia);
- Smalto dentale danneggiato;
- Anemia (da carenza di ferro);
- Prurito, rash cutaneo (dermatite erpetiforme);
- Dolori articolari;
- Mal di testa e stanchezza;
- Malfunzionamento della milza (iposplenismo);
- Disturbi del sistema nervoso, tra cui problemi di equilibrio, formicolio a piedi e mani
- Bruciori di stomaco e reflusso gastrico.
Celiachia nei bambini
Nei neonati, i sintomi tipici della malattia celiaca possono comprendere:
- Ritardo di crescita o perdita di peso
- Pancia gonfia
- Diarrea
- Dolore
Nei bambini più grandi si possono verificare:
- Costipazione
- Diarrea
- Danni allo smalto dei denti definitivi
- Ritardo nella pubertà
- Bassa statura
- I sintomi neurologici, tra cui deficit di attenzione / iperattività (ADHD), difficoltà di apprendimento, mal di testa e mancanza di coordinazione muscolare
Dermatite erpetiforme
La dermatite erpetiforme di Duhring prevalentemente colpisce i maschi in giovane età. E' caratterizzata da vesciche (o bolle) pruriginose che compaiono sulla pelle. E' associata alla modificazione del rivestimento dell'intestino tenue, quindi alla celiachia. La comparsa delle vesciche di solito si verifica su gomiti, ginocchia, torso, cuoio capelluto e natiche. La dermatite erpetiforme non causa sintomi digestivi e il trattamento consiste in una dieta senza glutine, oltre ai farmaci che controllano l'eruzione cutanea.
Complicazioni
Se la malattia celiaca non è trattata può causare:
- Malnutrizione. Il danno all'intestino impedisce il corretto assorbimento dei nutrienti. Una condizione che può causare perdita di peso e anemia. Nei bambini si possono verificare ritardi nella crescita e nello sviluppo.
- L'intolleranza al lattosio. Il danno all'intestino tenue può causare dolore addominale e diarrea dopo l'assunzione di lattosio presente nei prodotti lattiero-caseari, anche se non contengono glutine. Una volta guarita l'infiammazione intestinale, in genere, l'intolleranza al lattosio si risolve (non sempre).
- Infertilità e aborto spontaneo. I problemi riproduttivi possono essere causati dal malassorbimento di calcio e vitamina D.
- Perdita di calcio e di densità ossea. Il ridotto apporto di calcio e vitamina D possono causare un ammorbidimento delle ossa (osteomalacia o rachitismo) nei bambini e una ridotta densità ossea (osteoporosi).
- Cancro. Il rischio di cancro intestinale aumenta nelle persone celiache che non osservano una rigorosa dieta priva di glutine.
Cause
Ancora non è nota la causa della malattia celiaca. Il sistema immunitario risponde in modo eccessivo alla gliadina, una proteina del glutine. Questa condizione origina una reazione infiammatoria che a sua volta causa il troncamento dei villi che rivestono l'intestino tenue (atrofia dei villi). I villi assorbono vitamine, minerali e altri nutrienti dal cibo che si mangia. Per meglio comprendere la differenza che c'è tra un intestino normale e quello celiaco, basti pensare alla differenza esistente tra una moquette a pelo alto e un pavimento di piastrelle.
In linea di massima, le cause della celiachia sono riconducibili a fattori ambientali e genetici. I primi sono riferiti alla presenza del glutine, mentre alcune modifiche genetiche (mutazioni) sembrano alzare il rischio di sviluppare la malattia. Tuttavia, la presenza di quelle mutazioni genetiche non indica uno sviluppo certo della malattia. A seconda delle persone, la celiachia si manifesta dopo una gravidanza, un parto, un intervento chirurgico, un infezione virale o uno stress emotivo importante.
Fattori di rischio
Ogni persona può essere colpita dalla celiachia, anche se la malattia tende ad insorgere prevalentemente in soggetti che hanno:
- In famiglia un membro con la malattia celiaca o dermatite erpetiforme
- Il diabete di tipo 1
- Sindrome di Down o la sindrome di Turner
- Malattie autoimmuni della tiroide
- La sindrome di Sjogren
- La colite microscopica (colite linfocitica o collagenosa)
Diagnosi e test
Quelli che seguono sono i test utilizzati per la diagnosi di celiachia. L'indicazione, in genere, è quella di non eliminare il glutine dalla dieta prima di eseguire gli esami. Ciò potrebbe influenzare l'attendibilità dei risultati.
- Gli esami del sangue. Per rilevare la presenza di anticorpi che indicano una risposta immunitaria al glutine. Si può risultare positivi ai test anche in assenza di sintomi.
- Endoscopia. In genere si esegue in presenza di un test del sangue positivo alla celiachia. Per via endoscopica si può ispezionare l'intestino tenue e prelevare un piccolo campione di tessuto (biopsia) per analizzare i danni ai villi.
- Capsule endoscopia. Si tratta di una capsula, da inghiottire, che contiene una minuscola telecamera wireless in grado di scattare foto dell'intestino.
Cura e rimedi
L'unico trattamento per la gestione della malattia celiaca è la dieta priva di glutine. E' quindi necessario eliminare dalla propria alimentazione:
- Grano
- Orzo
- Bulgur (grano spezzato, è un alimento costituito da frumento integrale, grano duro germogliato, che viene sottoposto ad un particolare processo di lavorazione)
- Semola
- Farina
- Farina di Graham
- Malto
- Segale
- Semolino
- Farro
- Triticale (un ibrido artificiale tra la segale e il grano duro o altre varietà del genere Triticum)
In genere, entro alcune settimane di alimentazione senza glutine, l'infiammazione all'intestino tenue tende a regredire. La guarigione completa e la ricrescita dei villi può comunque richiedere da diversi mesi a diversi anni. Nei bambini il processo di guarigione tende ad essere più rapido rispetto agli adulti.
Nei soggetti celiaci, l'assunzione accidentale di glutine può procurare diarrea e dolore addominale. Può anche verificarsi che dopo aver mangiato alimenti contenenti il glutine non si presentino sintomi evidenti, tuttavia, anche le sole tracce possono essere dannose.
Vitamine e integratori minerali
Un regime di malnutrizione può causare gravi carenze nutrizionali. In questo caso il medico può prescrivere l'assunzione di integratori di vitamine e minerali. In genere l'integrazione riguarda:
- Calcio
- Folato
- Ferro
- La vitamina B-12
- La vitamina D
- La vitamina K
- Zinco
Farmaci per l'infiammazione intestinale
Se i danni all'intestino tenue sono importanti, per tenere sotto controllo l'infiammazione il medico può raccomandare degli steroidi. Si tratta di farmaci capaci di alleviare i sintomi della malattia celiaca, facilitando la guarigione dell'intestino.
Dermatite erpetiforme
Se la malattia celiaca è accompagnata da prurito, vesciche ed eruzioni cutanee, il medico può prescrivere, oltre alla dieta priva di glutine, un farmaco per pelle (dapsone).
Rimedi
Come già chiarito, la persona affetta da celiachia deve seguire una dieta priva di glutine. Un medico specialista può certamente pianificare un corretto regime alimentare, tuttavia è anche importante evitare l'ingestione accidentale di alimenti "inquinati" dal glutine.
Evitare sempre:
Cibi e bevande che contengono:
- Orzo
- Bulgur
- Semola
- Farina
- Farina di Graham
- Malto
- Segale
- Semolino
- Farro
- Triticale
- Grano
Le etichette sono importanti
Gli alimenti confezionati vanno eliminati a meno che sull'etichetta non sia espressamente indicata l'assenza di glutine o che non hanno ingredienti che lo contengano. Oltre ai cereali, pasta e prodotti da forno (ad esempio, pane, torte, crostate e biscotti) altri alimenti confezionati possono contenere glutine:
- Birra
- Caramelle
- Sughi
- Carni o frutti di mare
- Condimenti e salse per insalata, tra cui salsa di soia
- Minestre
Alcuni cereali, come l'avena, possono avere subìto una contaminazione con il grano durante la crescita e la trasformazione. Non vi è ancora certezza se l'avena sia nociva per i celiaci, tuttavia i medici prudentemente la inseriscono tra gli alimenti da evitare, a meno che sull'etichetta non sia chiaramente indicata l'assenza di glutine.
Alimenti ammessi
Molti alimenti di base sono ammessi in una dieta priva di glutine, tra cui:
- Carni fresche, pesce e pollame (non infarinate, pastellate o marinate)
- Frutta
- La maggior parte dei prodotti lattiero-caseari
- Patate
- Verdure
- Liquori, vino e distillati
Cereali e amidi consentiti in una dieta priva di glutine includono:
- Amaranto
- Arrowroot (un tipo di amido)
- Grano saraceno
- Mais
- Farina di mais
- Farine senza glutine (riso, soia, mais, patate, fagioli)
- Tortillas di mais
- Riso
- Tapioca
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Aggiornamento 15 aprile 2019