L'orario di lavoro normale
Precisi limiti della durata massima dell'orario e periodi di riposo giornaliero e settimanale, tutelano il lavoratore e la lavoratrice dall'usura per l'eccessivo lavoro e garantiscono il loro diritto alla cura di interessi personali.
L'orario normale di lavoro è fissato in 40 ore settimanali, oltre questo limite scatta il lavoro straordinario (D.lgs.66/03).
Tuttavia i contratti collettivi possono stabilire, per specifiche attività, durate anche inferiori. Il limite massimo all'orario giornaliero non è stabilito dalla legge: esso però è chiaramente deducibile in 13 ore; infatti l'articolo 7 del decreto legislativo 66/03 prescrive che il lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore.
Rientrano nell'orario di lavoro, e quindi vanno calcolati all'interno dell'orario normale, i tempi:
- di sosta, non superiori a 15 minuti;
- di timbratura del cartellino;
- necessari a indossare e a svestirsi degli abiti di lavoro.
La durata media dell'orario va calcolata in riferimento a un lasso di tempo non superiore a quattro mesi e non può in ogni caso superare - per ogni periodo superiore a sette giorni - le 48 ore, compreso lo straordinario.
Il limite dei quattro mesi è estendibile attraverso la contrattazione a 6 o 12 mesi per ragioni obiettive di carattere tecnico o collegate all'organizzazione del lavoro.