Intolleranti al glutine?
L’allergia alimentare è un errore del sistema immunitario che produce anticorpi contro proteine innocue contenute negli alimenti.
Nell’allergia i test diagnostici devono risultare positivi, non va confusa con l’intolleranza, in cui il sistema immunitario funziona benissimo.
La crescente diffusione dell’intolleranza al glutine (il complesso delle proteine presenti nei chicchi di frumento) deriva dall’uso di varietà di grano poco digeribili, create alterando il genoma mediante radiazioni nucleari e, nel caso del pane, dal fatto che la farina è spesso addizionata di sostanze che accelerano la lievitazione, questi lieviti non hanno il tempo di rendere digeribili l’amido e le proteine della farina stessa e causano gonfiori e malessere.
Le forme transitorie di celiachia si riscontrano spesso in persone con predisposizione allergica che mangiano quasi esclusivamente farinacei. È possibile che alcuni siano erroneamente considerati celiaci e siano invece solo ipersensibili ad altri antigeni del frumento.
Non bisogna confondersi con la celiachia vera e propria, una malattia molto seria che deve essere trattata con l’eliminazione totale del glutine e che può essere diagnosticata solo con una biopsia della mucosa dell’intestino tenue. Il celiaco può mangiare comunque miglio, riso, mais, grano saraceno, amaranto, quinoa.
Sfatiamo l’equivoco sul kamut®: non può essere consumato dal celiaco, ma chi non tollera il grano per difficoltà digestive può mangiarlo.
Daria Fago
Pubblicato 16/12/2008