Le argomentazioni della Gelmini
Ovvero, quando la realtà è molto diversa da quella che vorrebbe far credere il Ministro
La spesa è fuori controllo
Non è vero! In questi anni la spesa per la scuola è costantemente diminuita. Dati MPI dicono che negli anni '90 era il 3,9-4,0% del PIL, ora è del 2,8% del PIL.
Aumentano i docenti, diminuiscono i bambini
Non è vero! Dall'anno scolastico 2001/02 fino all'anno scolastico 2007/08 gli alunni sono costantemente cresciuti mentre i docenti sono calati del 4-5% (dati MPI).
Il 97% della spesa per la scuola è destinata agli stipendi
Non è vero! La spesa per l'istruzione è composta da 42 mld dello stato, più 10 mld di regioni ed enti locali, in totale 52 mld. Per lo stipendio del personale si spendono 41 mld, che su 52 mld complessivi rappresentano il 78,8% del totale, una percentuale al disotto del 79%, che è la media europea.
Vogliamo riqualificare la spesa per la scuola
Che cosa c'entra la riqualificazione con i tagli? Meno scuola, meno tempo, meno flessibilità, meno docenti, più moralismo bacchettone, meno educazione e più punizioni, non c'entrano nulla con la riqualificazione della scuola.
La superficialità regna sovrana
Alle tre i della Moratti aggiunge la i dell'italiano "termine con cui ricomprendo l'antico trinomio. Leggere, scrivere e far di conto"
Per le tre "i" della Moratti, inglese, impresa e informatica non ci saranno né ore né docenti, la quarta "i" declinata secondo il pensiero del Ministro Gelmini sembra calzare a pennello alla scuola elementare restaurata. La scuola dei moduli e del tempo pieno dà molto ma molto di più!
I bambini hanno bisogno di un punto di riferimento, trascorrono troppo ore sui banchi
Hanno dunque sbagliato tutti, pedagogisti e insegnanti che hanno lavorato per decenni su una scuola elementare all'altezza dei tempi, più ricca e più vicina ai bisogni dei bambini e delle famiglie. Hanno sbagliato i bambini che amano la loro scuola, le famiglie che la difendono.
Faremo corsi di formazione per gli insegnanti del sud, dove gli esiti OCSE danno risultati di apprendimento degli alunni più bassi
Gli insegnanti del sud lavorano in buona parte nelle scuole del nord dove gli esiti sono piuttosto lusinghieri, oppure si pensa di fare esercitazioni sui test OCSE?
L'arroganza
Insegnanti che contestavano il ministro nel corso di un dibattito pubblico, sono stati costretti a rilasciare le proprie generalità
Uno Stato democratico prevede per i suoi cittadini la libertà di espressione, identificare chi esprime le proprie opinioni con strumenti democratici non solo rappresenta una pratica intimidatoria ma dà il segno concreto dell'incapacità al confronto.
La scuola non è un ammortizzatore sociale, le persone che perdono il posto non sono un mio problema
No signor ministro, la perdita di 150.000 posti di lavoro, è un problema per ogni governo, lo dimostra la crisi Alitalia che, con la perdita di alcune migliaia di posti di lavoro, sta suscitando grande allarme e preoccupazione. Il destino delle persone non può essere affrontato con questa disinvoltura.
Il moralismo
Trovo di cattivo gusto che le maestre si mettano il lutto al braccio, è un fatto grave perché si strumentalizzano i bambini per fare una battaglia politica contro il Governo.
Una forma di protesta così elegante, sobria ed ironica, come quella di esibire un simbolo di lutto al braccio, non richiama alcuno scandalo, come non ci si può inventare alcuna strumentalizzazione, che non c'è. E' una forma pacifica ma forte per dire che Lei sta sbagliando, e molto!
La demagogia
Non saranno più tollerati atti di vandalismo. Il voto di condotta è una risposta necessaria ed urgente al moltiplicarsi degli episodi di bullismo che purtroppo si verificano nelle nostre scuole
Nessuno pensa di tollerare gli atti di vandalismo ma è davvero stupefacente che Lei, così piena di iniziative, non abbia saputo proporre per i giovani altro che uno strumento d'ordine. Nient'altro! Noi pensiamo che la scuola debba sì sanzionare, ma soprattutto educare e per farlo bene occorrono mezzi e strumenti adeguati.
"L'insegnamento è una missione, un mestiere che non possono fare tutti"
Anche il Ministro della Pubblica Istruzione non lo possono fare tutti! Noi pensiamo che l'insegnamento sia una professione molto seria che ha bisogno di specifica formazione professionale, non di vocazione. E pensiamo che la stragrandissima parte degli insegnanti italiani siano degli ottimi insegnanti.
I veri propositi
"L'istruzione è pubblica sempre, anche quando è svolta dalle scuole paritarie. Abbiamo bisogno di liberare risorse per poter garantire la libertà di scelta alle famiglie."
Che tutta l'operazione estiva (fra manovra economica e Decreto Legge di fine agosto) non sia altro che una gigantesca svendita del patrimonio pubblico, rappresentato dalla scuola statale, per finanziare le scuole private è difficilmente contestabile. Ma Lei come Ministro è obbligata a rispettare la Costituzione. Se non Le va bene la faccia cambiare dal Parlamento ma fino a quel momento Lei è tenuta a rispettarla.
Tratto da www.flcgil.i
Pagina pubblicata il 03 ottobre 2008