Tratta e prostituzione, a Torino convegno sul mercato invisibile
(Torino) Nell'ambito delle iniziative per l'Anno Europeo delle Pari Opportunità , la Regione Piemonte organizzerà , giovedì 7 giugno presso il Centro Incontri di corso Stati Uniti, un convegno dal titolo 'Luna e i Falò. Il mercato in-visibile: tratta e prostituzione'.
L'evento sarà l'occasione per approfondire le regole del dilagante fenomeno dello sfruttamento delle donne migranti ai fini della prostituzione. La violazione sistematica dei diritti umani delle donne costrette a prostituirsi sui marciapiedi del nostro Paese è un problema in crescita, non solo a Torino ma in tutte le grandi città italiane. L'analisi di questa realtà , tuttavia, non è agevole per la difficoltà di delineare un quadro che definisca i confini del fenomeno.
Combattere questa piaga significa, infatti, fare i conti con una realtà in gran parte sommersa, che spesso s'intreccia alla più vasta problematica della lotta alla criminalità organizzata e alla immigrazione clandestina. Il tutto è aggravato in Piemonte dalla mancanza di un osservatorio specifico, in grado di incrociare le rilevazioni effettuate dalle diverse associazioni e di fornire stime attendibili e condivise.
Secondo uno schema innovativo che si sviluppa in tre momenti di discussione e confronto, il convegno sarà dunque l'occasione per mettere al tavolo tutti gli attori impegnati nell'azione di contrasto contro la tratta e la prostituzione, dai rappresentanti del Governo e delle istituzioni alle forze dell'ordine, dalle università alle associazioni laiche e religiose che operano non solo in Piemonte ma su tutto il territorio nazionale.
Il dibattito sarà inoltre arricchito dal contributo di testimonianze dirette delle ragazze vittime di tratta e dalla presentazione di una ricerca interregionale commissionata dalla Regione Piemonte in collaborazione con il Piam onlus di Asti per mettere a fuoco i nuovi aspetti che contraddistinguono il fenomeno della tratta.
A partire dal dibattito che si svolgerà a Torino, il convegno del 7 giugno si presenta dunque come una prima occasione concreta per cominciare a costruire una rete funzionale di soggetti (che in futuro potrà essere coordinata dalla Regione, sull'esempio di quanto accade già in altri territori) capace di sviluppare, a partire dalle esperienze in corso, un metodo di lavoro condiviso e un'azione di contrasto alla tratta sistematica e per questo più efficace rispetto alle pratiche messe in campo fino ad oggi.
Pagina pubblicata il 15 maggio 2007