Tumore prostatico: chirurgia la scelta migliore
Rispetto agli altri trattamenti standard, come il monitoraggio e la terapia ormonale, la chirurgia potrebbe offrire una migliore speranza di sopravvivenza a lungo termine ai pazienti con tumori prostatici localizzati: rispetto ai pazienti prostatectomizzati, infatti, quelli trattati con radioterapia o semplicemente monitorati presentano un rischio raddoppiato di mortalità connessa al tumore alla prostata nei 10 anni successivi.
In genere i pazienti solo monitorati hanno tumori in stadio più precoce e meglio differenziati rispetto agli altri, mentre quelli trattati con terapia ormonale hanno più spesso tumori allo stadio III.
La prostatectomia è associata alla migliore prognosi a lungo termine, in particolare per i giovani o i soggetti con tumori meno differenziati.
La sopravvivenza comunque è solo uno dei fattori da tenere in conto nella scelta del trattamento per questi pazienti: gli altri comprendono qualità della vita, preferenze del paziente e speranza di vita.
Sul miglior trattamento però c'è ancora molto disaccordo, e nella pratica clinica quotidiana persistono diverse disparità.
Tumore alla prostata, la terapia con ultrasuoni riduce i danni collaterali
(Arch Intern Med. 2007; 167: 1944-50)
Pagina pubblicata il 03 novembre 2008