Cardiologia, Insufficienza cardiaca ed apnea nel sonno diminuiscono sopravvivenza
I soggetti con insufficienza cardiaca ed apnea nel sonno vanno incontro ad un aumento del rischio di morte rispetto a quelli con insufficienza cardiaca ma senza disturbi della respirazione nel sonno, che di fatto potrebbero sopravvivere anche il doppio.
Se i soggetti con apnea nel sonno hanno già una pressione diastolica bassa, essi potrebbero ulteriormente danneggiare il riempimento ventricolare tramite la circolazione coronarica.
Si hanno contemporaneamente scompenso cardiaco congestizio, ipertensione polmonare, apnea nel sonno centrale, danni a carico del ventricolo destro ed ipotensione diastolica che si alimentano l'un l'altro in un circolo vizioso che mina il flusso dall'aorta ai ventricoli e determina ischemia, aritmie e potenzialmente anche attacchi cardiaci.
I cardiologi dunque dovrebbero indirizzare i pazienti sospetti verso uno studio delle dinamiche del sonno, ed in casi trattarli appropriatamente.
(J Am Coll Cardiol. 2007; 49: 2028-34)
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Pagina pubblicata il 18 maggio 2007