La pillola che sostituisce l'esercizio fisico
Certo, la notizia potrebbe creare molto scetticismo se non fosse stata pubblicata sull'autorevole Nature Medicine. Si tratta di una pillola che sostituirebbe l'esercizio fisico, senza muovere un muscolo si ottengono gli stessi benefici.
Insomma, secondo l'articolo, sarà possibile stare comodamente seduti davanti alla televisione è mantenere comunque una forma fisica invidiabile. La pillola, testata sui topi, sembra funzionare.
In realtà si tratta di una ricerca condotta da alcuni istituti statunitensi ed europei che parte da lontano. Da quando, cioè, gli stessi ricercatori avevano scoperto il ruolo della una proteina Rev-erb-alpha.
Quest'ultima svolge una funzione di controllo dei ritmi circadiani e del metabolismo dei grassi, regola l'orologio interno biologico e stimola il consumo di ossigeno. Secondo gli studiosi, inoltre, una produzione non corretta può essere una delle cause di obesità.
Così nei primi esperimenti, dopo la somministrazione di un composto in grado di attivare la proteina, i ricercatori avevano rilevato che i topi obesi perdevano peso nonostante un'alimentazione ricca di grassi. Cosa ancora più sorprendente, il colesterolo si abbassò e il metabolismo aumentò anche se i piccoli animali non svolgevano attività fisica.
Con il nuovo studio la proteina, nota anche con il nome di NR1D1, è stata testata su dei topolini da laboratorio scelti in base alla loro pigrizia.
Utilizzando lo stesso composto in grado di stimolare la produzione della Rev-erb-alpha, gli studiosi hanno osservato che dopo la somministrazione i piccoli animali hanno manifestato maggiore energia abbandonando la loro condizione di "antiatleti".
Uno degli autori, Thomas Burris, ha illustrato gli effetti della sostanza che "sembra mimare gli identici effetti dell'esercizio fisico".
Lo scienziato ha quindi spiegato che in futuro "è plausibile pensare di mettere a punto un farmaco che consentirà alle persone, in particolare ai disabili e a chi non può fare movimento, di migliorare la salute senza sforzi".
Ecco quindi l'obiettivo dei ricercatori, almeno da quanto appare leggendo l'articolo, quello di migliorare le condizioni di salute dei disabili.
I topolini sui quali è stato sperimentato il composto avevano muscoli con una debole presenza di rev-erb-alpha e pochi mitocondri.
Nella pubblicazione degli scienziati si chiarisce che la proteina potrebbe essere quindi il bersaglio dei futuri farmaci in modo da "migliorare le funzioni muscolari ossidative, controllare il numero e la funzione dei mitocondri".
18 luglio 2013
