La gamba bionica comandata dal pensiero è realtà
Può camminare l'uomo a cui è stato innestato per la prima volta un arto bionico controllato dal cervello. E' il primo caso che riguarda gli esseri umani, e le funzionalità vengono assicurate dal pensiero.
32 anni, americano, Zac Vawter ha perso la gamba a seguito di un incidente di moto che rese necessaria l'amputazione, dal ginocchio in giù, circa quattro anni fa.
L'arto artificiale è il prodotto della collaborazione tra medici, ingegneri e neuroscienziati che presso il Rehabilitation Institute of Chicago hanno messo a punto e innestato la protesi.
Si tratta indubbiamente di una metodologia avveniristica, basti pensare che l'arto, del peso di 5 chili, si avvale delle funzionalità di giroscopi e accelerometri capaci di rilevare il movimento in 3 dimensioni.
Una tecnologia innovativa che ha utilizzato i nervi disponibili dopo l'amputazione. Dopo essere stati rinvigoriti e ricablati con una serie di interventi chirurgici, sui nervi sono stati collegati dei sensori.
Così, come se avesse ancora la gamba naturale, al paziente non resta che pensare ad un movimento per trasmetterlo alla protesi. Quest'ultima, infatti, è in grado di ricevere ed interpretare le contrazioni muscolari inviate alle terminazioni nervose per poi tradurle in impulsi elettrici che mettono in movimento la gamba bionica grazie a due motori elettrici.
Zac ora ha la possibilità di camminare riducendo moltissimo le possibilità di errore dei movimenti. E' in grado di salire le scale e di compiere altri movimenti che le normali protesi non consentono.
La notizia è stata pubblicata dal New England Journal of Medicine che ne spiega i dettagli.
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30 settembre 2013