Protesi mammarie difettose, saranno sostituite a carico del SSN
Le donne che hanno impiantato le protesi Pip potranno procedere alla sostituzione con i costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Sono circa 4.500 le italiane che potrebbero essere interessate dalla notizia.
Una saggia decisione del ministro della Salute Renato Balduzzi che ha comunicato che ad essere rimborsate non saranno solo le donne che hanno effettuato l'impianto a causa di un tumore alla mammella, ma anche quelle che hanno fatto una scelta estetica.
Come noto, le protesi mammaria prodotte dalla società francese Pip sono state prodotte un gel non conforme e pertanto mettono a rischio la salute della donna provocando pericolose infezioni.
Lo scorso mese è stato dato il via ad un censimento degli impianti effettuati e i primi dati raccontano di 3.802 segnalazioni. Il ministero ha però stimato che i casi potrebbero arrivare a 4.525 se si considerano le regioni che ancora mancano all'appello (Molise, Piemonte, Campania, Basilicata, Sicilia e Sardegna).
Secondo i dati attualmente in possesso oltre il 50% degli impianti sono stati eseguiti al Nord. La Lombardia conta infatti 1.230 inserimenti di protesi mammarie eseguiti in 62 diverse strutture.
La maggioranza delle protesi (74%), secondo i dati riferiti da Balduzzi, sono state inserite presso dei centri ospedalieri, privati accreditati o privati. Il restante degli interventi sono stati invece eseguite in ambulatori.
Quella delle protesi francesi Pip è una vicenda che si trascina da qualche mese ed è proprio notizia di ieri che l'Aicpe, l'associazione che riunisce i chirurghi plastici estetici, denuncerà la ditta produttrice.
Pubblicato febbraio 2012