In Cdm registro protesi seno e divieto a minorenni
Più vicino il Registro nazionale delle protesi al seno, insieme al divieto per le minorenni del Belpaese di sottoporsi al 'ritocco' esclusivamente per motivi estetici.
Il disegno di legge in materia, fortemente voluto dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini, approda infatti all'esame del Consiglio dei ministri, che è stato convocato ieri a Palazzo Chigi. «E mi auguro davvero che questa sia la conclusione dell'iter di un provvedimento, messo a punto insieme alle società scientifiche e ai chirurghi, ma anche fortemente voluto dai cittadini, che chiedono la massima sicurezza di questi interventi», spiega all'ADNKRONOS SALUTE la Martini.All'ordine del giorno del prossimo Cdm figura, infatti, l'esame del Ddl per l"Istituzione del registro nazionale e dei registri regionali degli impianti protesici mammari, obblighi informativi alle pazienti, nonché divieto di intervento di plastica mammaria alle persone minori'.
Il provvedimento contiene «le regole per tutelare il benessere di chi ricorre a questi interventi, che hanno registrato una vera esplosione negli ultimi anni - sintetizza la Martini - Il tutto proprio attraverso l'istituzione di un registro delle protesi al seno, dei relativi registri regionali, ma anche del divieto di eseguire questo tipo di operazioni su minori di 18 anni», il cui fisico non ha ancora completato lo sviluppo.
«Le pazienti devono essere messe nelle condizioni di dare un consenso informato prima di sottoporsi a questi interventi. Spesso, infatti, la voglia di migliorare la propria immagine prevale sulla necessità di avere tutte le informazioni sui rischi e sulle possibili complicanze», aggiunge il sottosegretario.
In questo modo l'Italia sarà il primo Paese in Europa a dotarsi di un registro delle protesi mammarie, che consentirà la piena tracciabilità dei materiali usati e controlli seri sul follow-up.
Il cammino del provvedimento, già annunciato nei mesi scorsi, si era interrotto per alcuni 'dettagli tecnici' sollevati dal Garante della Privacy. «Le osservazioni del Garante sono state recepite nel nuovo testo - assicura la Martini - e dunque a questo punto mi auguro che non ci siano altri ostacoli alla sua approvazione. Per tutelare così le pazienti» e mettere fine al far west nel settore.
Pagina pubblicata il 18 febbraio 2010