Tubercolosi a Milano, il ceppo arriva dall'Est
Sette, finora, i casi accertati di tubercolosi a Milano, due sono bambini di una scuola elementare, tre di una scuola media e altri due sono studenti che frequentano la facoltà di Scienze Politiche dell'Università Statale. A renderlo noto è la Società italiana di infettivologia pediatrica (Sitip).
Uno dei bambini ha contratto un ceppo multiresistente (Mycobacterium tuberculosis). Una forma rara che normalmente non colpisce i bambini, comunque difficile da trattare.
Le sue condizioni sono sotto controllo ed è iniziata la terapia che, come spiegato da Susanna Esposito, che dirige l'Unità di Pediatria ad Alta Intensità di cura Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, ed è presidente della Sitip, prevede l'impiego di cinque farmaci in via sperimentale.
Il piccolo paziente dovrà restare in ospedale per diverse settimane perché nel trattamento sono comprese somministrazioni per via endovenosa. Successivamente, ha spiegato il medico, la terapia orale si protrarrà per diversi mesi.
C'è poi il caso di un altro bambino, compagno di classe del primo, che ha sviluppato una forma di pleurite tubercolare. Dalle informazioni contenute nella nota, il paziente ha quindi ha sviluppato la malattia sempre con lo stesso ceppo multiresistente ma non è contagioso.
Altri due pazienti sono invece asintomatici pur avendo contratto una forma primaria. In realtà non sono considerati dei malati. Per questi, e per un'altra decina di persone risultate positive alla Tbc (ma che non hanno sviluppato la malattia) è previsto un monitoraggio sanitario di circa 12-18 mesi.
Tutti questi casi meno gravi saranno tenuti sotto stretto controllo medico, con un monitoraggio di 12-18 mesi.
Esposito fa notare quella che definisce "una stranezza" in merito al ceppo che ha colpito i bambini: proveniente dall'Europa dall'Est, è stato segnalato già due volte, tuttavia il bambino che ha contratto la forma più grave è italiano.
Gli esperti notano che casi di questo tipo con ceppi multiresistenti si erano verificati circa un anno e mezzo fa, su due adulti. Mentre casi pediatrici, nel Nord Italia, non si riscontrano da circa 30 anni.
Tra il 2010 e il 2012, in età pediatrica, i casi di tubercolosi in forma attiva diagnosticati in Italia sono oltre 500. Questi sono i numeri secondo i dati del registro nazionale per la tbc in età pediatrica della Sitip, che raccoglie segnalazioni volontarie..
Nello stesso periodo, ha spiegato Esposito, sono stati rilevati anche 3 mila casi di tbc latente, oltre a circa 20 forme multi resistenti.
Dopo l'allarme lanciato lo scorso anno dalla Sitip per la tubercolosi multi resistente, la creazione del registro ed i casi attuali verificatisi a Milano, il 13 novembre prossimo si terrà la prima riunione di esperti a Milano con il coordinamento della Sitip.
IN ARGOMENTO:
Tubercolosi, picco di forme multiresistenti
31 ottobre 2013