Alcol e giovani: 20mila vittime ogni anno e rischio oltre 60 malattie
Giovani e alcol, la preoccupazione resta ancora alta. In Italia 20mila vittime ogni anno per abuso di bevande alcoliche, un vizio che causa anche oltre 60 malattie e il pericolo comincia già ad 11 anni.
Più di 8 milioni di persone nel nostro Paese sono a rischio e oltre 4 milioni sono fedeli alla moda del binge drinking, il bere tanto e in modo veloce, soprattutto fuori dai pasti.
Questa la fotografia mostrata, in occasione dell'Alcohol Prevention Day, dall'Osservatorio nazionale alcol Cnesps dell'Istituto superiore di sanità.
Già, sembra che questa usanza di riunirsi con gli amici per brindare e fare due chiacchiere sorseggiando birra, vino e anche superalcolici, ormai rappresenta un vero e proprio stile di vita.
Non solo, sotto accusa sono anche i social network, dove i giovani si incontrano virtualmente e dove la pubblicità del web ha le sue colpe con le promozioni di bevande alcoliche attraverso gli onnipresenti i pop-up.
"E' una dimensione, quella dei luoghi e dei momenti di aggregazione giovanile – afferma Emanuele Scafato, direttore Cnesps - caratterizzati dall'uso dell'alcol come principale sostanza psicoattiva, disinibente, euforizzante, salvo divenire depressiva quando si affrontano gli effetti di quantità pur minime che l'organismo di un adolescente non può fisiologicamente affrontare".
Le ragazze non sono escluse da questi dati allarmanti, anzi per molte di loro il rischio aumenta a causa del loro peso, “una variabile da tenere in considerazione, e non per il sovrappeso ma per il rischio contrario: il sottopeso”, spiega Scafato.
Pubblicato 13/4/2012