Tiroide: tumori in aumento, con diagnosi precoce 95% di guarigioni
Oggi è la Giornata mondiale della Tiroide, che si celebra dopo una settimana che ha portato in tutta Italia eventi che avevano l'obiettivo di informare e sensibilizzare alla prevenzione delle malattie tiroidee.
Ad essere colpiti da una forma patologica alla tiroide sono circa 6 mln di italiani. Si tratta di una ghiandola endocrina, situata alla base del collo, che svolge i ruolo importante di sintetizzare gli ormoni essenziali al metabolismo del corpo.
I casi di malattie alla tiroide sono aumentati negli ultimi anni e, secondo gli esperti, sono destinati ad aumentare.
Negli ultimi venti anni le diagnosi di tumori alla tiroide sono cresciute del 200%, raggiungendo il numero preoccupante di circa 14 mila nuovi casi ogni anno.
Paolo Vitti, dell'Associazione Italiana della Tiroide, ha citato una recente ricerca statunitense che rivela come negli Usa il carcinoma tiroideo sia cresciuto del 250% negli ultimi venti anni. "Le stime europee e italiane sono simili - ha aggiunto Vitti - per cui questo tipo di cancro rappresenta oggi circa l’1% di tutte le neoplasie".
Si tratta comunque di forme tumorali poco aggressive, che rispondono bene alle terapie, con guarigioni complete nel 95% dei casi se diagnosticati precocemente.
Vitti spiega inoltre che il motivo di un così sensibile incremento è determinato dal fatto che oggi, a differenza dei decenni precedenti, si eseguono più diagnosi. In sintesi, si individua un numero maggiore di noduli maligni che in passato non venivano identificati e che quindi non venivano curati perché privi di una sintomatologia specifica.
Sulla diagnosi precoce dei tumori alla tiroide sottolinea l'importanza Luciano Pezzullo, che a Napoli dirige la Chirurgia della tiroide all’Istituto Nazionale dei Tumori Pascale.
La diagnosi tempestiva consente di rimuovere chirurgicamente la lesione tumorale e quindi di guarire, spiega Pessullo. " Ma le microforme tumorali non dovrebbero essere immediatamente trattate - aggiunge lo specialista - quanto piuttosto seguite e monitorate in centri specializzati".
In molti casi è sufficiente che il paziente esegua annualmente un controllo ecografico e una visita. "Solo se ci sono sospetti di un’evoluzione della malattia si procede con agobiopsia e intervento", aggiunge Pezzullo.
Individuare in un paziente una chiara sintomatologia delle malattie della tiroide non è sempre semplice. Molte volte si tratta di disturbi riconducibili a diverse condizioni di salute, malesseri passeggeri e lievi.
Tuttavia vi sono sintomi ricorrenti, solo per fare qualche esempio, come un aumento o una perdita di peso improvvisi e non giustificati, la scarsa tolleranza al caldo e al freddo, oppure una perdita di forza muscolare unita ad una sensazione di stanchezza, è bene ricorrere al medico di fiducia.
Antonio Luzi
Pubblicato 25/5/2013
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