Fecondazione assistita: il successo è scritto in un test
Metti insieme due donne, ricercatrici, partecipanti ad un net europeo di eccellenza, l'immunologa italo-francese, Marie Pierre Piccinni, dell'Università di Firenze e la ginecologa francese, Nathalie Lédée, dell'ospedale di Poissy, ed ecco un interessante studio sull'origine della vita.
Quella prima dell'embrione ed anche prima del concepito. Infatti, Marie Pierre e Nathalie Lédée sono ripartite dalla cellula uovo, come dimostra lo studio pubblicato su Human Reproduction, il 24 maggio scorso pronto per la presentazione al prossimo congresso internazionale della Società Europea di Riproduzione ed Embriologia Umana (ESHRE), che si terrà a Barcellona (dal 6 al 9 luglio) www.eshre.com. Le due ricercatrici hanno analizzato 132 liquidi follicolari, prelevati con gli ovociti, al momento del transfer, di routine in un ciclo di fecondazione in vitro. La scoperta, che ha già il suo brevetto, ripropone al centro dell'osservazione le citochine, veri e propri fattori di crescita cellulare, che stimolano la produzione delle cellule del sistema immunitario. Le citochine si troverebbero, dunque, proprio nel liquido follicolare.
Da oggi in poi, conservare ed analizzare quel liquido, può essere predittivo. Marie Pierre Piccinni ha individuato 28 tipi di questi fattori e da lì è partita, per capire se vi fosse una correlazione con l'esito, non solo dell'impianto dell'embrione, ma anche del parto. Il risultato è stato positivo.La diversa quantità di queste componenti incide in modo statisticamente significativo. Infatti, se si passa da meno di 20 a 24 pg/ml, la percentuale di successo della gravidanza si modifica dal 6% al 15%, raggiungendo quota 44%, quando la concentrazione è superiore ai 24pg/ml.
Lo studio ha confermato anche l'incidenza dell'età della donna, sul buon esito della gravidanza. Infatti, dopo i 37 anni o, quando si ha una bassa risposta alla stimolazione ormonale, le citochine diminuiscono sensibilmente. "A maggior ragione, ha confermato Marie Pierre Piccinni, questo test può essere prezioso per le donne meno giovani". Aiuterà a selezionare la cellula uovo migliore e ad ottenere così, con molta probabilità, quell'unico embrione capace di svilupparsi e di impiantarsi. La tappa successiva del progetto sarà abbattere i costi di questo test, semplificandolo, perché tutti possano usufruirne. E' già in cantiere l'ulteriore verifica dei risultati, attraverso uno studio multicentrico,che coinvolga i migliori centri di fecondazione assistita d'Europa.
di MONICA SOLDANO
Pagina pubblicata il 04 luglio 2008