Dai 7 anni in poi non il pediatra ma il medico di base
Dai sette anni in poi il bambino passa del pediatra al medico di base.
Questa è la proposta formulata dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, contenuta nella bozza di Riordino delle Cure Primarie presentata alla conferenza Stato-Regioni in vista del Patto per la Salute.
Secondo il governo mancherebbe sul territorio nazionale il numero adeguato di specialisti che all'attività in ambulatorio preferiscono invece quella in ospedale. Ciò comporterebbe, nel caso dei pediatri, il rimborso pubblico più alto per ogni assistito.
L'ipotesi a suscitato numerose proteste. La Società Italiana di Pediatria boccia la proposta come "Sbagliata, fuorviante e pericolosa".
Alberto Ugazio, presidente della Sip, ha ricordato che "i medici generici non si occupano dei più piccoli da almeno cinquanta anni".
Il rischio, secondo gli esperti, è quello di un'eccessiva ospedalizzazione dei bimbi.
Ignazio Marino, presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario, si è detto perplesso sulla possibile manovra spiegando che solo i pediatri, perché specialisti, possono assicurare l'assistenza migliore ai bambini.
Pagina aggiornata il 31 gennaio 2012