La psicosi puerperale: come si riconosce, i sintomi
La psicosi post-partum è una psicopatologia grave che colpisce una donna in gravidanza su 1000 dopo che questa ha partorito. I fattori che risultano associati con la psicosi puerperale sono diversi: primo parto, pregressi disturbi psichici, familiarità psichiatrica, disturbi di personalità, fattori biologici.
Nelle primipare il rischio di una psicosi puerperale è più alto, anche se il disturbo si può ripetere nella gravidanze successive. La presenza di disturbi psichiatrici soprattutto depressivi nella storia costituisce un fattore predittivo.
La sintomatologia si manifesta entro le prime 2-3 settimane dal parto ed il ricovero in ospedale, spesso necessario e immediato, avviene di solito entro il primo mese.
Il quadro è composito in quanto coesistono i sintomi così detti 'affettivi' (eccitamento, depressione o una miscela dei due detta stato misto) con i disturbi del pensiero: delirio, allucinazioni, perplessità, incoerenza, disorganizzazione evidente del comportamento, disorientamento e confusione mentale.
Si definisce delirio uno stato molto particolare in cui sono presenti delle convinzioni assurde, bizzarre e minacciose riguardo al bambino o alle figure di attaccamento, non si tratta di dubbi o paure, ma di vere certezze inconfutabili. l contenuti del deliro possono essere più tipicamente depressivi e riguardare la vita e la salute del bambino, che la madre crede compromesse spesso per colpa.
Oppure i deliri possono essere 'incongrui' cioè non legati alla depressione: ci si può, per esempio, sentire spiati, controllati, perseguitati - qualcuno ha messo delle microspie dentro casa – qualcuno (magari la suocera o un organizzazione di spionaggio) vuole rapire il bambino, oppure convinzioni che il bambino sia stato "scambiato" con un altro non suo, oppure un delirio di negazione dell'esistenza stessa del figlio e della maternità o della propria vita.
In questa condizione il rischio di infanticidio e/o suicidio è elevato.
A ciò si possono accompagnare delle percezioni molto strane (ad es. un odore di incenso o cadaverico oppure un odore particolare che emana dal proprio corpo, spesso voci minacciose, giudicanti o che indicano compiti misteriosi che si dovrebbe portare a termine, ecc...).
Il tutto si accompagna spesso ad uno stato di confusione oniroide, alla perdita degli istinti vitali, aggravando tutte le caratteristiche della depressione di cui abbiamo parlato (i sensi di colpa diventano molto più gravi e del tutto irrealistici, la vergogna diventa sentimento di indegnità, i sentimenti di svalutazione diventano gravi e le autoaccuse minacciose, l'inibizione motoria si può alternare ad una forte agitazione che può condurre anche ad agiti pericolosi per la propria salute e quella del proprio bambino).
La durata della malattia viene indicata attualmente intorno ai due mesi. La prognosi è generalmente buona, anche se hanno una tendenza a recidivare. Le ricadute assumono le caratteristiche della crisi precedente.
IN ARGOMENTO:
La depressione post-partum, sintomi, causa e cura
Come riconoscere la depressione post-partum
Il disturbo depressivo post-partum, i sintomi
Depressione post partum: cosa fare, quale cura
Depressione post-partum: fattori di rischio
Depressione post partum: terapia, valutazione psichiatrica e ricovero
6 febbraio 2017
Centro Depressione Post-Partum ASL ROMA 3 Via Colautti 30 - Referente: Dott.ssa Elisabetta Spinelli, Tel: 333 3517503, Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.