Calcoli renali, meglio non esagerare con il tè freddo
Il consumo esagerato di tè freddo aumenta il rischio di calcoli renali, a riferirlo sono i ricercatori della Loyola University.
L'estate è il periodo più a rischio per questa patologia la cui causa principale è la scarsità di fluidi. In estate la sudorazione aumenta e di conseguenza si può verificare una scarsità di liquidi.
Ecco quindi, secondo alcune scuole di pensiero, l'importanza di bere. In estate si alza il consumo di the freddo, ma l'avvertimento dei ricercatori è quello di non esagerare perché la bevanda contiene grandi quantità di ossalato di calcio, responsabile dell'insorgere della patologia.
Esagerando con il the freddo (ma anche con altri alimenti), il livello di ossalato si alza a tal punto da non poter essere sciolto, causa questa della formazione di cristalli nel rene.
John Milner, l'urologo che ha coordinato lo studio, ha spiegato che "per le persone che hanno la tendenza ad avere i calcoli ai reni il the freddo è la bevanda peggiore".
Lo studioso ha spiegato che anche il the caldo contiene la stessa quantità di ossalato di calcio, ma normalmente la quantità consumata non equipara quella del the freddo che in estate per molti è una delle bevande preferite.
"Non a caso l'85% del the bevuto negli Usa è freddo", ha chiarito Milner che raccomanda l'acqua come bevanda migliore per idratarsi.
Quindi acqua, magari "unita alla limonata fatta però con limoni veri, che contiene molto citrato, che invece inibisce la crescita dei calcoli", spiega l'esperto.
In ogni caso, per le persone predisposte alla formazione di calcoli renali, sarà utile non esagerare con altri alimenti che contengono molto ossalato di calcio come l'uva, il cioccolato, gli spinaci e le fragole.
Colesterolo: cause, sintomi, diagnosi e cura
Indice Glicemico per gli alimenti
Reflusso gastroesofageo: sintomi, cause e cura
6 agosto 2012