Io non voglio che il governo Prodi cada perchè...
Sono un insegnante, un medico, un operatore ecologico, un magistrato, e sto cercando di fare qualcosa di buono per questo paese, che vuol dire fare qualcosa di buono anche per i miei cari.
Se il governo cade posso perdere tutto, non credo che qualcuno possa avere nostalgia del disastro morale ed economico della passata legislatura.
So che se avessimo vinto le elezioni con maggior distacco avremmo potuto far passare i pacs, evitare che tanti dei nostri figli rischino la galera per uno spinello, permettere una fecondazione assistita più liberale, meno riservata ai ricchi e meno condizionata dalle religioni; ed il resto che non siamo riusciti a far passare, ma che spero potremo ottenere prima o poi.
Si è ridotta l'evasione fiscale e anche la pressione. La legge Bersani sulle energie alternative e' ottima. Ci si ricorda che bisogna difendere la sanita' pubblica, si cerca di incidere sulle caste, dai farmacisti ai notai, ai tassisti: in un paese nel quale tutti sembrano volere l'abolizione dei privilegi degli altri purché restino intatti i propri.
Mi piacerebbe che potessimo essere più incisivi, ma ricordo sempre che quasi meta' di questo paese crede in Emilio Fede, anche se non perdo la speranza che si ricredano; non penso che si potranno mai ricredere se, io di sinistra, mi associo al treno dell'antipolitica, cominciando per primo a gridare che destra e sinistra sono la stessa cosa....
Sono di sinistra e credo che magari le tasse non sono bellissime, ma sono il modo in cui si esprime la partecipazione di ognuno ai bisogni di tutti, e credo che questo voglia dire pagare le tasse serenamente, ricordando che servono a pagare le scuole dei ragazzi, gli Ospedali per tutti, gli etilometri per le nostre strade.
Seguono firme
Pagina pubblicata il 19 novembre 2007