Gli Englaro da ora in silenzio
"D'ora in poi pianificheremo le nostre mosse in segreto, senza rendere partecipe la stampa che in questa vicenda ha avuto solo un ruolo negativo".
Vittorio Angiolini, avvocato della famiglia Englaro, si trincera nel più stretto riserbo sulle strategie che intende mettere in campo dopo il rifiuto della casa di cura Città di Udine di ospitare Eluana per rendere esecutivo il decreto emesso dalla Corte d'Appello di Milano il 9 luglio 2008, ratificato dalla Corte di Cassazione a sezioni riunite lo scorso novembre.
Un decreto che consente di sospendere alla donna, da 17 anni in stato vegetativo permanente, la nutrizione e l'idratazione artificiali che la tengono in vita.
Di fronte al rifiuto delle strutture emiliano romagnole di accogliere gli ultimi giorni di Eluana, Angiolini replica: "Alle cliniche dell'Emilia Romagna nessuno aveva chiesto nulla"
Pagina pubblicata il 18 gennaio 2009