Legge 40: si riparte dagli embrioni
Incredibile, ma vero. Il tema (bio) politico più tabù nel nostro Paese, quello della legge in materia di fecondazione assistita (legge 40), riparte dalla discussione più spinosa: il destino degli embrioni 'orfani'.
Tremilaquattrocentoquindici quelli congelati, prima della legge 40 e abbandonati nei centri dalle coppie progenitrici per i motivi più diversi. La questione non è solo etica, trattandosi di potenzialità di vita umana, ma anche economica, perché la loro conservazione ha un costo per i centri.
Buttarli nel lavandino o finalizzare ad altro' Alla ricerca scientifica, avrebbero risposto da tempo i Radicali italiani, oggi nel PD, che sulla libertà di ricerca scientifica hanno fondato un' associazione molto attiva, l'Associazione Luca Coscioni.
Tuttavia, con stupore di tanti, pochi giorni fa la risposta provocatoria, da non sottovalutare, è arrivata anche dall'on. Antonio di Pietro, presidente dell' Italia dei Valori.
Questo gruppo parlamentare ha, infatti, co-promosso a Roma, alla Camera dei deputati, con la Società Italiana di Fertilità e Sterilità (SIFES), una due giorni di convegno (12 e 13 gennaio), dal titolo 'Legge 40 e turismo riproduttivo: vale ancora la pena' Europa, Usa, Australia ed Italia a confronto'.
L'Italia dei Valori ha chiesto al Governo di rendere disponibili gli embrioni 'orfani' per l'adozione e di non avere più alcun indugio nel trasferirli alla Biobanca di Milano.
Pagina pubblicata il 15 gennaio 2009