Morte accelerata volontariamente?
Il professor Gianluigi Gigli, direttore della Clinica neurologica di Udine e membro del Coordinamento 'Per Eluana e per tutti noi', adombra forti dubbi sulla fine di Eluana Englaro.
"Abbiamo legittimi dubbi e chiediamo che ci sia un'autopsia giudiziaria - ha detto al microfono della Rai del Friuli Venezia Giulia - che accerti con esattezza le cause della morte. La salma deve essere sottratta a quelli che le sono stati attorno fino adesso, messa a disposizione della magistratura e devono essere compiuti anche esami farmacologici e tossicologici.
Devono essere sequestrate tutte le carte che documentano quello che è stato fatto in queste ore a Eluana Englaro.
E' impossibile che una ragazza della quale Carlo Alberto Defanti (il neurologo che ha seguito la giovane per anni, ndr) ha detto che non ha mai preso un farmaco, sia morta in questo modo e con questa rapidità. Qualcosa di strano è successo"
Pagina pubblicata il 11 febbraio 2009