Uso cure palliative da estendere
Sono circa 250 mila gli italiani malati terminali che avrebbero bisogno di ricorrere alle cure palliative. "Oltre ai 160 mila pazienti oncologici ci sono 90 mila persone con patologie neurologiche, cardiovascolari, Aids.
Malattie diverse, purtroppo a volte ancora letali.
Quando un paziente è arrivato alla fine, tutte richiedono un approccio particolare, frutto di esperienza e preparazione ad hoc.
Ma ancora oggi solo il 30-40 per cento di questi malati ogni anno viene seguito bene e accompagnato fino alla fine".
Lo spiega Franco De Conno, direttore onorario Eapc (Associazione europea cure palliative), alla presentazione ieri a Roma del convegno mondiale sulle cure palliative, al via da oggi nella capitale e promosso dall'Associazione Antea in collaborazione con l'Eapc.
"La situazione è migliorata negli ultimi anni - evidenzia Giuseppe Casale, coordinatore sanitario dell'Associazione Antea, che in venti anni ha seguito oltre 12 mila malati terminali - soprattutto nel Centro-Nord.
Nonostante i finanziamenti siano arrivati fin dalla fine degli anni '90 con la legge Bindi, questi soldi al Sud spesso non sono stati usati. Così, se si eccettua qualche isola felice come la Basilicata, il Meridione fatica a raggiungere il resto della Penisola".
Pagina pubblicata il 11 novembre 2008