Obesità, individuate le staminali che alimentano il serbatoio delle cellule adipose
Il Professor Cinti, alla guida di un team dell'Università Politecnica delle Marche, ha scoperto il serbatoio delle cellule adipose. Su Cell Metabolism infatti, dopo una ricerca di anni, è uscito il loro lavoro, che identifica in particolari cellule endoteliali (cellule di rivestimento interno degli organi) le staminali da cui provengono queste cellule.
Di particolare importanza è che queste staminali, concentrate negli adulti alla base del collo, possono dare luogo a cellule adipose brune.
Le cellule brune finora si pensava esistessero solo nei neonati (oltre che negli animali che vanno in letargo), e in scarsa misura negli individui adulti, e potremmo definirle come cellule adipose buone.
Sono più vascolarizzate, il loro contenuto è più facilmente disponibile, proteggono dal freddo.
Le cellule adipose bianche invece, che si formano quando si ingrassa, sono responsabili dell'obesità e giocano un ruolo anche nell'equilibrio endocrino e nel diabete.
Insomma se si potessero aumentare le cellule brune negli individui adulti probabilmente si potrebbe "curare" l'obesità ristabilendo un equilibrio.
Anche la tanto temuta resistenza all'insulina, quella caratteristica che spinge le persone in sovrappeso ad assumere sempre maggiori quantità di carboidrati, in un circolo vizioso di assunzione di dolci e fame incontrollabile poco dopo, potrebbe trovare un nemico finalmente in grado di sconfiggerla.
La situazione ormonale dei grandi obesi, vera malattia moderna aggravata dall'assunzione dei cibi spazzatura, è da molto tempo sotto esame, ma la soluzione è ben lontana dall'essere stata trovata.
Le diete a ridotto contenuto di carboidrati negli ultimi anni hanno sottolineato il concetto che i carboidrati, appunto, siano alla base di ogni problema di peso, molto più dei grassi.
In effetti l'ormone che viene messo in circolo quando si assumono zuccheri, sia semplici, sia provenienti dall'amido (pane e pasta) l'insulina, svolge un ruolo chiave nel metabolismo dei trigliceridi, che sono appunto i grassi che troviamo negli adipociti, sia bianchi che bruni.
La scoperta del Professor Cinti e dei suoi collaboratori darà luogo a ulteriori sperimentazioni per capire cosa indirizza queste staminali verso una differenziazione in un senso o nell'altro.
Sarà possibile indirizzare il loro sviluppo, in altre parole creare tessuto bruno che possa essere inserito per combattere l'obesità ? Si potrà pensare a trapianti di cellule brune, magari ottenute in laboratorio, come cura ?
Ci vorrà ancora tempo per una risposta che possa essere di uso clinico, nel frattempo bisogna darsi al fai da te casalingo.
Il freddo aumenta il tessuto bruno, quindi non più di 18 gradi dentro casa. Passeggiare all'aperto quando fa freddo (neve e pressione sanguigna permettendo !!) e dieta, dieta, dieta.
Niente grassi idrogenati, e carboidrati il giusto, ricordando sempre il paradosso francese... fumano, mangiano grasso (le fromage), e commettono altri peccati, ma pare proprio che si ammalino non più degli altri, anzi meno, per via del vino rosso (poco però) e del loro scarso amore, per la pasta.
Ahimè un vero smacco per noi, da parte dei nostri cugini amici nemici di sempre.
Lisa Canitano
Per approfondire:
Obesità e sovrappeso: conseguenze per la salute
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Obesità infantile, polemica in Usa per la campagna choc
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12 febbraio 2012