Aids: le cure esistono e l'Hiv può essere sconfitto
Saranno oltre 25.000 le persone che parteciperanno al XIX International Aids Conference previsto a Washington per i giorni che vanno dal 22 al 27 luglio. Scienziati, attivisti, star internazionali e politici discuteranno su come trovare i soldi, perché ora di questo si tratta. La scienza in questi ultimi anni ha messo a disposizione gli strumenti necessari per sconfiggere l'epidemia di HIV nel mondo.
C'è inoltre la speranza di arrivare a mettere a punto una cura definitiva, quella che non obblighi la persona contagiata da HIV di assumere farmaci per tutta la vita.
E' proprio Françoise Barré-Sinoussi, Nobel per la medicina nel 2008, che apre alla speranza: "ci sono sviluppi promettenti".
Per la scienziata il percorso da seguire potrebbe proprio essere davanti ai nostri occhi, ed è il caso "del paziente di Berlino".
Si tratta di un uomo sieropositivo ma malato anche di leucemia. Operato di trapianto con il midollo proveniente da una persona immune all'HIV, l'uomo è guarito da tutte due le malattie.
Un'altra speranza viene dalla comprensione dei meccanismi con cui il virus riesce a mimetizzarsi nell'organismo umano per poi improvvisamente uscire allo scoperto.
Barre'-Sinoussi spiega inoltre che in linea teorica gli strumenti per sconfiggere l'AIDS sono già a disposizione delle autorità sanitarie mondiali. Secondo la scienziata "i modelli informatici ci dicono che se riuscissimo a dare il trattamento antiretrovirale a tutti entro il 2050, l'epidemia scomparirebbe".
Ad ostacolare ciò sono meccanismi organizzativi e finanziari che rappresentano un problema molto forte. Motivo per cui dalla conferenza, ha chiarito la scienziata, ci si aspetta un chiaro impegno politico che possa "garantire l'accesso alle cure che per aumentare la ricerca".
Per approfondire:
AIDS - Infezione da HIV Le donne rischiano di più.
22 luglio 2012