Fda: possibili rischi epatici con il paracetamolo
Il paracetamolo, farmaco ad azione analgesica e antipiretica, è molto conosciuto nei paesi anglosassoni, dove è diffuso come farmaco generico, lo è meno nel nostro Paese, dove è venduto con nomi commerciali assolutamente conosciuti, come Tachipirina o Efferalgan ecc.
La Food and Drug Administration (FDA) in data 13 gennaio, ha chiesto a tutti i produttori, di limitare a 325 mg per compressa, la quantità di paracetamolo, chiedendo nello stesso tempo di evidenziare nelle etichette i possibili rischi di danni epatici.
La preoccupazione della Fda, nasce dal fatto che il paracetamolo, è percepito dalle persone, come assolutamente innocuo, nonostante sia indicata chiaramente la modalità d’uso e la dose massima giornaliera da non superare, i possibili rischi allergici e le principali incompatibilità ed interazioni.
Questo ha portato, diversi pazienti ad una sottovalutazione, eccedendo la dose prescritta, assumendo più prodotti che contenevano paracetamolo o assumendoli insieme a bevande alcoliche, cosa che ha prodotto nella maggior parte dei casi, un grave danno a livello epatico.
La nota della Fda (New Steps Aimed at Cutting Risks from Acetaminophen) continua assicurando che il passaggio al nuovo limite di 325 mg, avverrà gradualmente nel corso di tre anni, per non lasciare senza prodotto chi ne ha bisogno.
Pubblicato 27/1/2011