Igienisti, il virus si batte anche con la comunicazione
Bisogna "correggere subito la strategia di comunicazione per la pandemia influenzale, coinvolgendo attivamente le Regioni e le singole Aziende Usl che stanno gestendo con tempi e modalità diverse le campagne vaccinali"
E' l'opinione degli igienisti della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), secondo cui in questo momento "la popolazione non è interessata ai dati epidemiologici, ma alle modalità di somministrazione dei vaccini nella propria città, a conoscere i rischi e se sia prudente o meno mandare a scuola i propri figli".
Piedi per terra, dunque, e molto buon senso e raziocino poiché, sottolinea la Siti, "nella corretta gestione di una epidemia come questa bisogna prestare grande attenzione all'aspetto mediatico, al fine di evitare reazioni ingiustificate di panico come sta avvenendo in questi giorni.
Vanno bene i comunicati del ministero - prosegue la Società scientifica - anche se forse la cadenza quotidiana è esagerata, ma ci vogliono anche quelli degli assessorati regionali alla sanità e quelli dei Dipartimenti di prevenzione delle singole Asl, che devono essere responsabilizzati a dare alla popolazione tutte le informazioni necessarie".
In questo momento "la vera emergenza pandemica riguarda la contraddittorietà delle informazioni - concludono gli esperti - e la differente tempistica regionale".
Pagina pubblicata il 03 novembre 2009