Influenza, 574 mila italiani a letto nell'ultima settimana
Gianni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, dice che il picco dell'influenza è ormai passato, che la curva si appiattirà dopo il 15 febbraio, e che poi comincerà a scendere.
I bambini sotto i 5 anni sono i più colpiti, perché non sono ancora abbastanza competenti, e hanno meno memoria immunitaria degli adulti, che hanno conosciuto tanti virus influenzali e hanno numerose armi immunitarie al loro arco.
Gli anziani sono più a rischio, ma vivono meno in comunità, e quindi si ammalano meno dei bambini.
Il virus non ha subito grosse mutazioni e il più diffuso, l'AH3N3, è nel vaccino, mentre l'H1N1 e il ceppo B sono presenti in misura minore.
Il picco assoluto è stato di 574mila italiani, con un'impennata fra il 30 gennaio e il 5 febbraio
Ma il freddo e la neve dei prossimi giorni non aumenteranno i malati?
E' possibile che ci sia una coda, e anche una recrudescenza, ma anche questo è un fatto normale, che non dipende dalle condizioni avverse del tempo.
Il Dott. Rezza infatti dice di no e fa l'ipotesi che la chiusura delle scuole potrà persino ridurre i casi di malattia.
Il punto infatti, secondo le sue parole, non è che il freddo riduce le difese immunitarie o prolunga la vita del virus, ma che costringe le persone a stare insieme in luoghi chiusi, dove il contagio è più facile.