Il Dna dei macachi individua il leader, il rango elevato migliora la salute
La salute dipende anche e da quanto si riesce a migliorare il proprio status sociale. Una recente ricerca, svolta per la prima volta sulle scimmie, è stata pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences.
Riuscire a migliorare il proprio rango agirebbe in maniera così potente da indurre una modifica del Dna, con vantaggi per la salute.
Secondo lo studio, le femmine di macaco conosciute con il nome di scimmie Rhesus, salendo nella scala sociale, migliorano il proprio sistema immunitario grazie ad alcune modificazioni che si producono su alcuni geni deputati alla difesa dell'organismo.
L'interessante lavoro è stato portato a termine da un team di ricercatori coordinati da Jenny Tung dell'Università di Chicago.
L'interesse per lo studio sta proprio nel fatto che riesce ad individuare la posizione sociale della scimmia leggendo il suo Dna, svelando così una correlazione importante tra il rango e l'attività genetica dell'animale riferita proprio ai geni sensibili alla posizione sociale.
Attraverso questo studio, i ricercatori hanno messo a punto una metodologia per poter individuare, con una
precisione vicina all'80%, il livello sociale di una scimmia all'interno del suo gruppo.
"Il nostro studio – spiega Tung - lascia intravedere la possibilità che se si migliora la posizione sociale, anche la salute ne può trarre beneficio".
La metodologia di lavoro adottata dai ricercatori è stata quella di creare nuovi gruppi di scimmie spostandole poi al
loro interno e modificandone così la composizione.
L'osservazione delle dinamiche di gruppo ha portato così alla conclusione che, a seconda dell'ordine di entrata in un nuovo gruppo, ogni femmina cambiava di rango rispetto a quello di partenza.
Le successive osservazioni hanno permesso poi di rilevare che la perdita di
status per le femmine era associata ad un cambiamento negativo dell'attività del sistema immunitario, oltre a manifestazioni di stress.
Salire di un gradino, invece, produceva l'effetto opposto e benefico per la salute.
10 aprile 2012