Cannibalismo in Usa: il Cdc smentisce, nessun virus da zombie
Il Cdc di Atlanta, i Centers for desease control and prevention, la massima autorità statunitense, e in parte mondiale, sulle malattie infettive, è dovuto intervenire per smentire l'ipotesi di un virus che trasforma gli esseri umani in zombie affamati di carne umana.
La notizia ha dell'incredibile, ma a causa di alcuni episodi di cannibalismo ravvicinati nel tempo, i social network hanno dato il meglio di loro stessi, lanciando l'ipotesi, subito circolata in milioni di contatti, che un virus, magari scappato da un laboratorio come nei film e nei libri di fantascienza, fosse in grado di trasformare esseri umani normali in zombi che si aggirano nutrendosi di carne umana.
L'antefatto: in un breve periodo la stampa USA ha pubblicato e dato rilievo a tre casi di cannibalismo. Uno studente del Maryland ha fatto a pezzi il suo compagno di stanza e ne ha mangiato il cuore e il cervello, un barbone è stato morso da un uomo che poi si è volatilizzato, a Miami, e si è verificato un altro caso da parte di un uomo sparito anch'esso.
La serie televisiva attualmente baciata dal successo, Walking death, ha probabilmente fatto il resto e ben presto l'epidemia ha contagiato tutti i social network che ci hanno costruito sopra talmente tanto, cliccando ripetutamente su "zombie apocalypse" da costringere il serissimo Cdc di Atlanta a intervenire direttamente.
"Cdc non è a conoscenza di un virus e di una condizione in grado di rianimare i morti o che esistano sintomi paragonabili a quelli degli zombie", questo è il testo della mail inviata all'Huffington Post dal portavoce David Daigle.
Si saranno divertiti anche loro, preparandolo, magari potendo aggiungere "nè di salive che possano risvegliare Biancaneve, morta soffocata, né Aurora, che dorme da 100 anni. E per quello che riguarda Tiramolla, neanche a parlarne. " Peccato, peccato, peccato, Ci sarebbe stato da divertirsi per tutti.
4 giugno 2012