Abortire con il Covid, cosa fare se positive e veniamo respinte?
Ci giungono segnalazioni da molte Regioni di donne che devono fare una interruzione di gravidanza, Covid positive, ma che vengono mandate via dagli ospedali senza la garanzia di poter effettuare l’aborto.
Abbiamo preparato questa lettera da inviare alla direzione sanitaria dell’ospedale che rifiuta l’intervento. Invitiamo a diffonderla perché le donne possano vedere rispettato il loro diritto anche in questo momento di emergenza sanitaria. Segue il fac-simile:
Alla Direzione Sanitaria
dell’Ospedale di
……….
Io sottoscritta……………. nata a……… e residente in……………., chiedo, essendomi stato comunicato il rinvio per l’intervento di interruzione volontaria di gravidanza in data…….., poiché risultata positiva al tampone COVID, di essere sottoposta alla procedura di interruzione volontaria di gravidanza entro il termine di legge.
Qualora i protocolli necessari implichino dei tempi che superino la data del termine di legge per l’interruzione volontaria di gravidanza, chiedo e pretendo di essere sottoposta alla procedura con tutte le precauzioni del caso che tutelino il personale coinvolto. In tal caso infatti si tratterebbe di un intervento urgente e dunque da trattare come qualsiasi altra procedura urgente, anche se l’utente è positiva al COVID, secondo le disposizioni del Ministero della Salute (*).
Nel caso in cui non venga eseguito l’intervento di interruzione volontaria di gravidanza nei termini di legge, mi rivolgerò all’Autorità giudiziaria civile e penale competente, per il risarcimento di tutti i danni morali e materiali.
Luogo e data……........
Firma......................
(*) Chiarimenti Rif. Linee di indirizzo per la rimodulazione dell’attività programmata differibile in corso di emergenza da COVID-19, rif. nota 0008076-30/03/2020-DGPROGS-MDS-P di chiarimento a quanto indicato nelle circolari ministeriali n. 7422 del 16/03/2020 e n. 7865 del 25/03/2020. Qui c'è il link
27 ottobre 2020
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