Aborto e decreto Zingaretti: Sulla opportunità di superare l'incontro con i medici obiettori nei Consultori
In relazione alla petizione dal titolo 'Non parlo con gli obiettori' pongo una riflessione. Abortire, quando scelta è la decisione unica possibile in quel preciso momento della vita.
Il Decreto Zingaretti che impone ai medici obiettori operanti nei Consultori di praticare le procedure atte a garantire il percorso alla IVG ed alla contraccezione, garantisce, è vero, l'esercizio di un diritto alle donne, ma, nel contempo, le pone di fronte ad un limite della propria libertà: libertà di poter esprimere i propri vissuti e conflittualità in un colloquio con un medico obiettore , costretto egli stesso a fare i conti con le proprie di conflittualità, le quali possono non lasciare spazio all'ascolto empatico ed accogliente verso scelte non condivise o condivisibili.
L'aborto è un processo che ha a che fare con il riconoscimento della soggettività della donna che decide di non portare avanti 'quella' gravidanza per motivi che non potremo conoscere profondamente.
La donna di fronte ad un medico obiettore – non obiettore suo malgarado- potrebbe essere messa in condizione di vedere ridotta ,per quanto anche solo con atteggiamenti impliciti più o meno consapevoli, l'espressione e riflessione compiuta della loro scelta morale, scelta che va in conflitto con quella di una certa cultura che vede l'aborto come moralmente sbagliato e riprovevole; cultura di cui, evidentemente ,i medici obiettori sono espressione.
Credo che bisognerebbe attuare le condizioni per poter dare alla donne la possibilità, il più possibile compiuta , di poter esprimersi e riflettere sulla loro scelta, sia di abortire sia di portare avanti la gravidanza, con un professionista che non guardi all'aborto secondo giudizi di valore e di princìpi , ma come a una scelta, tra le altre possibili, presa consapevolmente dopo riflessione.
Nel contempo, credo che bisognerebbe liberare anche i medici obiettori dalla necessità di esplicare la propria professione di aiuto in Servizi che li pongano in conflittualità con la propria visione del mondo e quella della donna, soprattutto in assenza di adeguata formazione all'incontro con l'Altro .
Vilma Varvo
Psicologa e Psicoterapeuta
ALTRI CONTRIBUTI:
Aborto, decreto Zingaretti: perché le donne non devono essere costrette a parlare con gli obiettori di Umberta Telfener
Aborto, decreto Zingaretti. La scienza non è neutra di Giuseppina Gabriele
Sul superamento dell'obiezione di coscienza in materia di aborto di Loredana Biffo
In merito all'argomento abbiamo lanciato una petizione dal titolo "Non parlo di aborto con gli obiettori" che in pochi giorni ha raggiunto centinaia di adesioni. Firmate e diffondete, è importante.
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