Salute, FIMMG: un defibrillatore in ogni studio medico
In ogni studio medico un defibrillatore semi-automatico per abbassare il numero dei decessi improvvisi. Questo è l'obiettivo dichiarato dalla Federazione Italiana medici di medicina generale (FIMMG).
La FIMMG, riunita per il congresso nazionale a Villasimius, ha annunciato di avere avviato, in collaborazione con la Società Italiana sistema 118, i primi corsi teorico-pratici che formeranno i medici di famiglia.
Si tratta di un progetto ambizioso che si pone di dotare di un defibrillatore cardiaco gli studi medici, privilegiando soprattutto le aree più isolate del Paese.
Il defibrillatore semi-automatico è un dispositivo in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura che, se eseguita rapidamente, e magari nello stesso luogo dove è avvenuto l'arresto cardiaco, consente di salvare un considerevole numero di persone.
Donatella Alesso, responsabile della Divisone Formazione FIMMG, ha spiegato che "A oggi risulta essere carente la presenza di questi strumenti salva-vita negli ambulatori medici''.
Sono 73 mila le persone che in Italia muoiono per arresto cardiaco improvviso, ha spiegato Isabella Bartoli del Servizio di Emergenza Urgenza Sanitaria 118 di Catania, che coordina il progetto.
''Tutto dipende dalla tempestività dei soccorsi – aggiunge Bartoli - il defibrillatore diventa quindi fondamentale, anche perché il 118 non può arrivare in tempo utile''.
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