Informazioni salute, gli italiani vanno su Internet ma si fidano del medico di famiglia
Informazioni sulla salute, internet è utilizzato ma il riferimento privilegiato dagli italiani è il medico di famiglia. In sintesi questa è la fotografia scattata dal Censis nel rapporto presentato oggi.
Sempre più persone in Italia utilizzano internet per informarsi, ma se parliamo di salute la rete è il mezzo che ha addirittura superato la televisione e la carta stampata, ma non il buon vecchio medico di famiglia.
Ecco alcuni dati. Quasi il 60% degli italiani si definisce molto o abbastanza informato in fatto di salute e sanità. Ma la fonte da cui il 55,6% trae il maggior numero di conoscenze è il medico di famiglia.
Gli altri canali informativi sono internet (10,8%), amici e familiari (10,1%), la televisione (5,9%), il medico specialista (5,8%), in coda i farmacisti (4%) e carta stampata (3,6%).
Il lavoro del Censis si è basato su 1448 interviste fatte a cittadini italiani maggiorenni. Un dato interessante è quello relativo all'utilizzo di internet per ricercare informazioni sanitarie, a farlo è il 32,4% degli intervistati.
Una percentuale, riferita al totale degli utenti web, rimasta invariata nel tempo. Ma di fatto con l'aumentare delle persone che iniziano ad usare internet, il numero degli italiani che vanno in rete alla ricerca di informazioni sanitarie è in aumento.
La ricerca rileva anche il bisogno di accesso alle informazioni sulla salute che dovrebbero essere trattate dai media tradizionali in modo diverso.
Carla Collicelli, vicedirettore del Censis, ha spiegato che per il 48,5% degli italiani i mass media dedicano troppo tempo "ai temi legati al benessere, agli stili di vita e alla bellezza", mentre il 65% pensa che lo spazio dedicato alle malattie rare e alla ricerca sia troppo poco.
Altri dati di interesse riguardano i modelli della comunicazione utilizzati dai mass media.
Le informazioni sono ritenute troppo complesse dal 33,% degli intervistati. Inotre si esagera nel comunicare i rischi di una situazione che poi si rivela avere un minimo impatto reale (31,1%). Le informazioni sono poco pratiche (27,2%), inoltre per il 15,8% si trattano le notizie relative alla sperimentazione della ricerca scientifica come se si trattasse di cure e terapie immediatamente disponibili. Infine c'è il mancato aggiornamento per il 15%.
In sintesi i mass media influiscono poco sui comportamenti.
Il 70,2% ha affermato di non aver mai seguito le indicazioni reperite nei media, meno di un terzo degli intervistati ha tradotto nella pratica, ma solo qualche volta, le informazioni ricevute.
Il 17,2% ha modificato abitudini e stili di vita, il 15,3% è stato indotto alla prova di nuovi prodotti per il benessere e l'8,6% si è sottoposto ad un controllo medico.
2 ottobre 2012